Quello di Gesù, nel Cenacolo, non è stato un gesto isolato, bensì l’inizio di altri simili, che rivelano nel tempo la continua sua presenza in coloro che ne sono testimoni: “Fate questo in memoria di me”. Ma di che cosa si tratta? Non solo dei segni dell’Ultima Cena, ma di ogni parola e di ogni gesto che fanno parte degli incontri quotidiani di Gesù. È la memoria viva dell’amore di Gesù, che costituisce il Regno di Dio, presente in mezzo a noi.
Possiamo dire che sono i segni dell’amore, della misericordia, del perdono, della compassione e di tutto ciò che manifesta la verità di Dio di cui ogni uomo e donna sono immagine. Questo dovrebbe essere la conseguenza della nostra partecipazione alla Messa domenicale, nella quale ci sentiamo dire: “Fate questo in memoria di me”, pane spezzato e sangue versato per la vita del mondo, di cui noi diventiamo collaboratori.
Lo stile di vita del cristiano nasce proprio dall’incontro con Gesù, che nella sua Pasqua rinnova la storia degli uomini, rendendola capace di trasformare il mondo nella logica del servizio e dell’amore.
Abbiamo però bisogno di non dimenticarcelo ed è per questo che la S. Messa è fondamentale, perché ci sollecita a fare quello che ha compiuto Gesù nell’Ultima Cena e concretizzato sul Calvario, per arrivare poi alla Risurrezione.
Oggi la Chiesa, in modo particolare, ha l’opportunità di testimoniare la forza rinnovatrice, capace di dare speranza ad un mondo, che spesso sembra rassegnato al male e al declino, e che invece può risollevarsi, perché il Vangelo è il seme che annunciato e testimoniato porta i frutti del Regno di Dio che Gesù ha iniziato e che chiede di essere costruito.
La nostra Comunità Pastorale si sta preparando a vivere la Missione Popolare nel prossimo mese di ottobre con la fede di chi sa che l’annuncio evangelico è il grande dono che noi cristiani possiamo offrire al mondo di oggi e agli uomini e alle donne con cui condividiamo i nostri giorni. Fare tutto ciò insieme è la grande sfida che ci attende, ma è anche entusiasmante, perché rivela la potenza della comunione e della condivisione.
Penso di esprimere i sentimenti di tanti che hanno partecipato alla Via Crucis presieduta dal nostro Arcivescovo lo scorso martedì e che è stata una testimonianza intensa di fede e di preghiera, resa possibile da una condivisione splendida di tempo, di idee, di energie, di talenti. Grazie, dunque, a tutti coloro che si sono impegnati e che ancora una volta ci fanno dire che se si mettono insieme le forze ecclesiali e istituzionali, i risultati si vedono.
don Sergio
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Opera: Ultima Cena – Pieter Paul Rubens – olio su tela – 1631/1632 – Pinacoteca di Brera, Milano