A servizio gli uni degli altri

La terza domenica di luglio è tradizionalmente, per la città di Luino, la festa della Madonna del Carmine, ma da tre anni è anche l’anniversario della costituzione della Comunità Pastorale che, dalla Vergine Maria, Regina del Monte Carmelo, prende il nome.

Le nostre cinque Parrocchie sono state impegnate in questi ultimi anni a rivedere il passo delle loro attività alla luce di un cammino comunitario, pur con l’attenzione a valorizzare, per quanto possibile, la storia e le tradizioni di ciascuna. Infatti, la vita delle nostre parrocchie, anche durante il periodo estivo, continua, in modo ridotto per qualcuna e con attività impegnative per altre. Penso alle diverse feste che caratterizzano l’estate luinese o l’oratorio feriale e le vacanze comunitarie organizzate dalla pastorale giovanile della Comunità.

Comunque, questo è il tempo in cui, pur nell’apparente riposo, si fa la verifica dell’anno passato e si comincia a progettare quello che verrà. Inoltre, va detto che il cristiano vive la sua dimensione di sequela di Cristo in ogni momento e, la vacanza, può essere il tempo favorevole per riprendere in mano la propria situazione spirituale, rinnovandola e incentivandola attraverso spazi di preghiera e di meditazione.

Come responsabile della Comunità Pastorale sento il dovere di ringraziare tutti coloro che, nelle cinque parrocchie, si prestano per i molteplici servizi che esse richiedono. Ciascuno è un dono prezioso per l’altro, sia che svolga un compito da tutti conosciuto, sia che lo svolga nelle “retrovie”. Tutti al lavoro per un unico scopo: quello di edificare la Chiesa e di farla crescere nella sua perfezione, perché il mondo sappia che Cristo è l’unico Salvatore e la forza di comunione fra gli uomini.

La Parola di Dio ci viene incontro per aiutarci a comprendere sempre meglio lo stile del nostro coinvolgimento nella vita della Chiesa e delle nostre singole comunità parrocchiali, per evitare il rischio di lavorare invano o di darci da fare perdendo il merito dei nostri sforzi e delle nostre fatiche. In questo rischio erano caduti anche gli apostoli, tra questi, Giovanni e Giacomo un giorno chiesero a Gesù di sedere nella sua gloria, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. È il sogno di gloria o di riconoscimento che spesso accompagna l’agire umano. Gesù riconduce alla verità delle cose e aiuta i due fratelli e gli altri dieci a riflettere: “Chi vuole diventare grande tra di voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. (Mc 10, 44-45).

Per Gesù, la logica del servizio presiede ad ogni impegno e suscita, in chi la vive, una soddisfazione grande, tanto da sentirsi appagato per quello che fa. Credo che le parole evangeliche possano sostenere tutti coloro che si danno da fare nei piccoli e grandi servizi dentro le nostre parrocchie, avvalorando le fatiche e qualche volta le incomprensioni o le non immediate gratificazioni, che ci si aspetta.

La Comunità pastorale è impegnativa e spesso la domanda è la seguente: “Come è possibile portare avanti il lavoro in diverse parrocchie”. La risposta è semplice: “È possibile per la comunione e la disponibilità dei sacerdoti e del diacono e per l’impegno di tanti laici che cercano di essere corresponsabili nelle singole parrocchie e, in alcuni settori, della comunità stessa”.

Il cammino da compiere è ancora lungo per tutti, anche per me, ma con la presenza del Signore, tutto è possibile. Grazie a tutti per ciò che state facendo e, intanto, rivolgo l’invito a coloro che potrebbero rendersi utili, a non tirarsi indietro, perché tutti abbiamo bisogno di tutti.

La Madonna del Carmine continui a guidare e proteggere il nostro cammino.

don Sergio

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