La via di Gesù

Mercoledì scorso ho provato una grande gioia quando, andando alla chiesa di S. Giuseppe, mi sono ritrovato in mezzo alle bancherelle del mercato con persone che mi salutavano e che parlavano tra di loro. Era anche una bella giornata e tutto questo creava un clima di festa per un ritrovato gusto dello stare insieme, del respirare l’aria di una convivialità frenata da tempo o a intervalli a causa della fascia rossa.

Speriamo sia davvero un nuovo inizio per una prossima riapertura delle diverse attività lavorative, sociali, ludiche, sportive, culturali e religiose.

Il tempo pasquale può essere di buon auspicio in quanto, la vita nuova suscitata da Gesù diventa per ogni battezzato la consapevolezza di un cammino da compiere, forti delle parole di Gesù, che troviamo nel Vangelo di questa domenica: “Io sono la via, la verità e la vita”. Sono parole pronunciate da Gesù la sera prima di morire, nel contesto dell’ultima cena, dove le emozioni si susseguivano forti per ciò che stava accadendo e che sarebbero state comprese solo dopo la Pasqua con l’aiuto dello Spirito santo.

La via è Gesù stesso, la guida per dare una meta alla nostra esistenza e risponde alla domanda insistente dell’uomo: “dove sto andando?”. Prima di lasciare i suoi Gesù dice: “Io vado a prepararvi un posto, perché siate anche voi dove sono io”. È chiaro, dunque, che la meta della nostra esistenza è la casa del Signore, dove vivere per sempre e in pienezza la vita, nella conoscenza della verità.

La via di Gesù non è altro che il Vangelo vissuto per preparare il nostro futuro, che Gesù ha iniziato e che si chiama “Regno di Dio”. È senza dubbio una via non facile, spesso in contraddizione con la mentalità del mondo, ma è quella vincente, poiché libera dal peccato e apre sguardi che vanno oltre la morte, i due limiti apparentemente indistruttibili per chi non si fida di Dio e di suo Figlio Gesù.

La speranza cristiana trova il fondamento proprio nella Pasqua di Gesù, che ha vinto il peccato e la morte, dandoci la gioia di vivere nonostante le fatiche e le difficoltà, poiché uno scopo da raggiungere nella vita c’è. Buona continuazione del cammino pasquale.

don Sergio

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Opera: Antoniazzo Romano, Storie della Vera Croce (particolare) – 1492 – Affresco – Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Roma

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