Speranza certa

La festa della Divina Misericordia, celebrata la scorsa domenica ha confermato la speranza che la Pasqua aveva portato con sé, mettendo al centro la vita risorta di Gesù, caparra di ogni risurrezione e di ogni novità di vita.

Anche la liturgia di questa domenica si presenta con una Parola fortemente carica di ottimismo, motivato dal dono dello Spirito Santo offerto da Gesù ai suoi apostoli e a chi lo accoglie con fiducia.

È lo Spirito di cui aveva parlato Giovanni il Battista, annunciando il Battesimo che avrebbe inaugurato Gesù e che è lo stesso che abbiamo ricevuto tutti noi, rendendoci capaci di cose meravigliose, nonostante le nostre debolezze e le nostre povertà.

Tutto questo non ci deve inorgoglire, bensì porci in un atteggiamento di grande speranza nel presente e nel futuro, superando le paure e le incertezze derivanti da ciò che spesso vediamo nel nostro tempo, dove ancora esistono miserie corporali e spirituali. Niente è totalmente perduto e molto si può recuperare se ci si lascia guidare dalla forza dello Spirito Santo, entrata definitivamente nel cuore degli uomini come elemento costruttivo, che non muore più.

Lo Spirito, unito al Corpo di Cristo, Agnello sacrificato una volta per tutte e offerto continuamente sull’altare in ogni Eucaristia, sono la gioia del cristiano e la garanzia di una vita degna di essere vissuta, nella prospettiva dell’eternità.

Con questa convinzione vi invito ad accompagnare nella preghiera le bambine e i bambini, che dalla prossima domenica cominceranno a ricevere il sacramento dell’Eucaristia nella messa di Prima Comunione. Per noi può essere l’occasione per rivalutare la ricchezza che ci è data dalla partecipazione alla Messa domenicale, dove Gesù continuamente si offre a noi per sostenerci nel Cammino dell’esistenza, mentre lottiamo contro il male e il peccato, sicuri che con Lui possiamo vincere e costruire il nostro futuro di eternità partecipando all’infinito amore di Dio.

Niente è perduto definitivamente e tutto è da riconquistare e mettere insieme nella logica dell’amore di Dio, che ha inviato il suo Figlio Gesù, per riscattarci e donarci una vita bella e degna di essere vissuta.

don Sergio

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Opera: Battesimo di Cristo – Paolo Veronese – 1561 – olio su tela – Chiesa del Redentore, Venezia

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