Il nostro cammino quaresimale ci ha fatto giungere alla Pasqua tanto desiderata dal Signore Gesù e che Egli ha condiviso e continua a condividere con i discepoli di tutti i tempi, in modo particolare ogni domenica, Pasqua che si rinnova nel tempo, attualizzando la sua morte e la sua risurrezione, certi della sua presenza invisibile ma reale.
Lo stendardo presente nelle chiese della nostra Comunità Pastorale nel tempo quaresimale portava l’immagine dell’affresco di Leonardo, rappresentante l’Ultima Cena, nel momento in cui Gesù rivela che uno di loro lo avrebbe tradito. Impressionano i volti degli apostoli, interpellati e provocati dalle parole di Gesù, che li mette a nudo, facendo affiorare limiti e difetti, ma confortati dal desiderio di Gesù di offrire loro il pane della sua vita, che è forza di perdono, di redenzione e di unità, nel cammino dell’esistenza.
Proprio la fragilità e le debolezze degli apostoli devono e possono diventare il motivo della nostra speranza, perché come loro sono stati compresi e amati da Gesù, così lo siamo anche noi, spesso confusi di fronte ai nostri limiti, che ostacolano o rallentano le nostre scelte quotidiane o anche quelle definitive dell’esistenza.
La Pasqua di Gesù ha dato uno slancio dirompente a quei discepoli spaventati e delusi di fronte alla morte del Maestro, ponendoli testimoni del suo amore in ogni parte del mondo, perché carichi di fiducia, consapevoli che il mondo nuovo si può realizzare, alla luce del Vangelo. Il male può essere vinto dalla forza dell’amore, che Gesù ha sperimentato sino alla fine sulla croce e dopo la sua risurrezione, quando ha dato il mandato ai suoi discepoli di essere strumenti di riconciliazione e costruttori di pace.
Per questo è importante e necessario rinnovare la Pasqua ogni domenica, celebrando l’Eucaristia, in cui Gesù si fa presente nel pane e nel vino e invia tutti nei luoghi dell’esistenza umana, per portare il messaggio dell’amore, che di sé deve avvolgere ogni situazione ogni persona.
Proprio in questa Pasqua vogliamo ufficialmente lanciare la Missione Pastorale, che vivremo dal 5 al 15 ottobre prossimi, cominciando a pregare perché possa essere un risveglio per molte sorelle e fratelli che vivono nel nostro territorio e sono lontani dalla fede o indifferenti, ma innanzitutto per tutti noi che già frequentiamo, per ritrovare la gioia della Pasqua e la freschezza e l’entusiasmo della prima comunità cristiana di Gerusalemme.
A nome dei sacerdoti e del diacono auguro a tutti una Santa Pasqua.
don Sergio
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Opera: Resurrezione di Cristo – Noël Coypel – 1700 – Musée des Beaux-Arts, Rouen