Gesù: compagno di viaggio e guida

In questi primi giorni dell’anno abbiamo accompagnato con la preghiera l’ingresso in Cielo del Papa emerito Benedetto XVI, che ricordiamo con vivo affetto per la sua semplicità, gentilezza, finissima cultura e profondità teologica e spirituale. Una passione per Cristo e per la Chiesa ha caratterizzato tutta la sua vita, portandolo ad approfondire i misteri della fede, che all’inizio del suo ministero petrino si sono concretizzati nelle tre lettere encicliche sulla fede, la speranza e la carità.

Mi sembra bello ricordarlo in questa domenica, che celebra la festa del Battesimo di Gesù, il quale si è avvicinato fortemente agli uomini, inserendosi umilmente nella fila dei peccatori, per guidarli verso il cielo, che per mezzo di Lui si è aperto definitivamente, congiungendo Cielo e terra.

Proprio per ricordare Benedetto XVI vorrei proporvi alcuni passi dell’Angelus pronunciato alla festa del Battesimo di Gesù del 2006, durante il primo anno del suo pontificato.

«Quest’oggi fissiamo lo sguardo su Gesù che, all’età di circa trent’anni, si fece battezzare da Giovanni nel fiume Giordano. Si trattava di un battesimo di penitenza, che utilizzava il simbolo dell’acqua per esprimere la purificazione del cuore e della vita. Giovanni detto il “Battista”, cioè il “Battezzatore”, predicava questo battesimo ad Israele per preparare l’imminente venuta del Messia; e a tutti diceva che dopo di lui sarebbe venuto un altro, più grande di lui, il quale avrebbe battezzato non con l’acqua, ma con lo Spirito Santo (cfr Mc 1, 7-8). Ed ecco che quando Gesù fu battezzato nel Giordano, lo Spirito Santo discese, si posò su di Lui in apparenza corporea come di colomba, e Giovanni il Battista riconobbe che Egli era il Cristo, l’”Agnello di Dio” venuto per togliere il peccato del mondo (cfr Gv 1, 29). Perciò il Battesimo al Giordano è anch’esso un’”epifania”, una manifestazione dell’identità messianica del Signore e della sua opera redentrice, che culminerà in un altro “battesimo”, quello della sua morte e risurrezione, per il quale il mondo intero sarà purificato nel fuoco della divina misericordia (cfr Lc 12, 49-50).

Per la prima volta, stamani, ho avuto la gioia di battezzare nella Cappella Sistina dieci neonati. A questi piccoli e alle loro famiglie, come pure ai padrini e alle madrine, rinnovo con affetto il mio saluto. Il Battesimo dei bambini esprime e realizza il mistero della nuova nascita alla vita divina in Cristo: i genitori credenti portano i loro figli al fonte battesimale, che rappresenta il “grembo” della Chiesa, dalle cui acque benedette vengono generati i figli di Dio. Il dono ricevuto dai neonati chiede di essere accolto da loro, una volta fattisi adulti, in modo libero e responsabile: questo processo di maturazione li porterà poi a ricevere il sacramento della Cresima o Confermazione, che, appunto, confermerà il Battesimo e conferirà a ciascuno il “sigillo” dello Spirito Santo.

Cari fratelli e sorelle, l’odierna solennità sia occasione propizia per tutti i cristiani di riscoprire con gioia la bellezza del loro Battesimo, che, se vissuto con fede, è una realtà sempre attuale: ci rinnova continuamente ad immagine dell’uomo nuovo, nella santità dei pensieri e delle azioni. Il Battesimo, inoltre, unisce i cristiani di ogni confessione. In quanto battezzati, siamo tutti figli di Dio in Cristo Gesù, nostro Maestro e Signore. Ci ottenga la Vergine Maria di comprendere sempre più il valore del nostro Battesimo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita».

Le parole appena lette rivelano la semplicità e la chiarezza di Benedetto XVI che interveniva come “catechista” del mondo intero, invitando ciascuno a rinnovarsi per portare dentro e attorno a noi l’immagine di Cristo.

In quest’ottica di novità, di rinnovamento e di maturazione ci prepareremo nei prossimi mesi a vivere la missione popolare nella nostra città di Luino e per questo vi invito a leggere la lettera allegata al notiziario di questa settimana.

don Sergio

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Opera: Battesimo di Cristo – Verrocchio e Leonardo – olio e tempera su tavola – 1470-1475 – Galleria degli Uffizi, Firenze

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