Sostare con te

La scorsa domenica abbiamo vissuto la festa dell’accoglienza nella Parrocchia di Creva ed è stato un momento molto bello sia dal punto di vista spirituale che ricreativo, grazie a coloro che volontariamente si sono dati da fare, ma grazie anche ai molti che vi hanno partecipato, rendendo la festa una autentica occasione comunitaria.

Questa domenica la festa di inizio d’anno degli oratori delle Parrocchie della nostra Comunità Pastorale si inserisce con l’avvio delle altre attività pastorali dentro il cammino della Diocesi di Milano, secondo le indicazioni del nostro Arcivescovo. Già la scorsa settimana segnalavo il tema della lettera pastorale, che è quello della preghiera e che per i ragazzi si sintetizza nello slogan “Sostare con Te”, chiaro riferimento al fermarsi per trovare spazi e tempi in cui pregare, da soli o con altri, ma sempre cercando quell’incontro personale con il Signore, di cui l’anima ha bisogno.

Il ritmo frenetico della vita e i molteplici input di cui siamo continuamente bombardati, impediscono non solo ai ragazzi, adolescenti, giovani, ma anche agli adulti di trovare momenti di silenzio per riflettere, meditare, pregare.

La dimensione contemplativa della vita, ricordata nella lettera del nostro Arcivescovo, abbraccia tutti i tempi dell’esistenza di una persona, riempiendo di senso ogni parola e ogni azione. Per questo motivo, nelle proposte a diverso livello, che saranno indicate dalla nostra Comunità Pastorale, non mancherà il necessario riferimento a rendere esplicita l’esigenza della preghiera nelle sue diverse forme, così come è tradizione della Chiesa. L’esperienza della preghiera è fondamentale per aiutare i giovani a compiere il discernimento circa la propria vocazione, perché diventi una chiara risposta alla chiamata del Signore, secondo il suo progetto su ciascuno.

La giornata di preghiera per il Seminario diventi l’occasione per ricordarsi dell’invito di Gesù: “Pregate il padrone della Messe perché mandi operai nella sua messe”, in un momento in cui il numero dei sacerdoti vanno a diminuire sempre più e l’ingresso nel nostro Seminario segna un calo evidente. Quest’anno i giovani che entrano in prima teologia sono solo cinque. E’ il minimo storico e questo ci deve fare riflettere molto su come noi invochiamo il Signore e su come noi siamo testimoni della vita come vocazione. Se pensiamo che la nostra Diocesi ha 1100 parrocchie e che solo cinque giovani entrano quest’anno in Seminario, dovremmo porci delle domande.

La speranza cristiana è una grande virtù, lasciamoci sostenere da essa mentre continuiamo a cercare di vivere gioiosamente e responsabilmente da veri discepoli del Signore.

don Sergio

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