La Pasqua dell’estate

Ci uniamo alla Parrocchia di Voldomino, che celebra la festa patronale dell’Assunta, certamente tra le feste più belle dell’Anno liturgico, che quest’anno cade proprio in domenica, il giorno del Signore, in cui noi rinnoviamo la gioia della Pasqua.

La festa del 15 agosto è molto antica e radicata, ma non trova riscontro diretto nelle Sacre Scritture. Non vi è neppure una tradizione univoca e ininterrotta. Il quadro che si tenta di ricostruire appare frammentario, ma un fatto è evidente: fin dall’inizio, quasi seguendo un ragionamento non soltanto di fede, ma anche deduttivo e logico, non è stata mai messa in dubbio l’incorruttibilità del suo corpo. Per tale motivo Pio XII nel 1950 ne proclamò il dogma, confermando la fede e la tradizione antiche.

D’altra parte questo momento viene chiamato in greco koimesis e in latino dormitio e poi transitus, cioè “dormizione” e “passaggio”, perché non sarebbe accettabile per lei un destino mortale. Mistero svelato dalle parole del Magnificat che come spiega papa Francesco “ci lascia anche intuire il senso compiuto della vicenda di Maria: se la misericordia del Signore è il motore della storia, allora non poteva ‘conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita’” (Omelia, 15 agosto 2015).

In questo tempo carico di incertezze la vicenda di Maria è motivo di speranza per tutta l’umanità in cerca di un senso da dare alla vita, specialmente quando il pensiero della morte tenta di annullare ogni attesa di futuro. Il fondamento di tutto è la Pasqua del Signore Gesù a cui si aggiunge l’Assunzione di Maria, prima tra i viventi a condividere la sorte del Figlio di Dio, che ha superato l’ostacolo umanamente insuperabile della morte. Bene a tale proposito si è espresso Papa Francesco: “La festa dell’Assunzione di Maria è un richiamo per tutti noi, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze, e vivono con lo sguardo rivolto in basso, non riescono ad alzare lo sguardo. Guardiamo in alto, il cielo è aperto; non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c’è una madre che ci attende ed è nostra madre. Ci ama, ci sorride e ci soccorre con premura. Come ogni madre vuole il meglio per i suoi figli e ci dice: ‘Voi siete preziosi agli occhi di Dio; non siete fatti per i piccoli appagamenti del mondo, ma per le grandi gioie del cielo’” (Omelia del 16 agosto 2016).

Intanto cerchiamo di vivere con serenità questo tempo che ci è dato, trovando spazi di tranquillità e di recupero delle forze fisiche e spirituali.

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Opera: Pieter Paul Rubens, Assunzione della Vergine – 1626 – Olio su tavola – Cattedrale di Anversa

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