Nelle settimane del tempo di Avvento siamo stati guidati a contemplare, insieme ai personaggi del Presepe, l’Admirabile signum, il Bambino Gesù deposto in una mangiatoia. Ora entriamo nella settimana in cui questo segno meraviglioso è il centro profondo della festa del S. Natale.
La liturgia della sesta domenica di Avvento ambrosiano ci introduce nel mistero del Natale. Infatti questa domenica è chiamata “dell’Incarnazione” o “della Divina Maternità della beata sempre Vergine Maria”, avendo come Vangelo il brano dell’Annuncio dell’Angelo a Maria. La disponibilità di Maria ad essere Madre di Gesù diventa per noi un grande motivo di gioia, incoraggiandoci ad accogliere la volontà di Dio su ciascuno di noi, come ha fatto Maria, a fare della nostra vita la dimora del suo Figlio, così che ci trasformi e ci permetta di condividerne la figliolanza divina.
Questa ultima domenica di Avvento prelude alla gioia di tutta l’umanità di fronte a Gesù che si fa uomo, dentro il mistero della vita, suscitando stupore e meraviglia per la semplicità e la povertà con cui avviene. Ma questo è il procedere di Dio, che anche nei confronti di Maria ha una predilezione speciale, ma che ugualmente si attende da lei una risposta libera e gratuita.
Mancano pochi giorni al Natale e sarebbe bello che il nostro cuore, che le nostre famiglie vibrassero nell’attesa di Gesù, certi che solo in Lui c’è salvezza, poiché questa è la missione affidatagli dal Padre: salvare l’uomo e il mondo.
Noi sacerdoti e diaconi non abbiamo potuto fare visita alle famiglie, come è sempre stato fatto, ma abbiamo inviato una lettera di augurio con una benedizione speciale, certi sia stata gradita, in questo tempo di Covid, che renderà il Natale un po’ diverso agli altri per quanto riguarda le celebrazioni e il modo anche esteriore di celebrarlo.
Vi esortiamo a vivere questo Natale nella essenzialità del suo significato e del valore cristiano e umano che rappresenta: fraternità, pace, gioia, semplicità, unità della famiglia. Lasciandosi conquistare da Cristo, il vero protagonista della festa.
Auguriamo pertanto a tutti voi un Santo Natale e un Buon Inizio Anno, carico della gioia cristiana e con San Paolo vi diciamo: “Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti…Il Signore è vicino” (Fil 4,4).
don Sergio, don Ennio, don Franco, don Giuseppe, don Ilario e i diaconi Angelo e Gabriele
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Opera: Beato Angelico, Annunciazione – entro il 1435 – Tempera su tavola – Museo del Prado, Madrid.