In vista dell’apertura dell’anno scolastico, ho avuto l’opportunità di partecipare la scorsa settimana a diversi incontri con gli insegnanti, il personale non docente e i genitori degli alunni dell’Istituto parrocchiale paritario “Maria Ausiliatrice” e ne ho colto, insieme alle apprensioni per le norme dovute al Covid-19, anche la gioia di potere ricominciare, quasi un senso di liberazione, dopo la costrizione dovuta alla chiusura anticipata della Scuola. Ho letto negli occhi di molti genitori il desiderio di ridare ai figli, per quanto possibile, una vita normale e questo penso sia la voglia di ciascuno di noi e di questo nostro mondo, che si è trovato a convivere con una situazione di limite non ancora terminata e che non sappiamo quanto ancora durerà.
Resta comunque il fatto che la vita deve continuare a tutti i livelli e noi siamo contenti che sabato 5 settembre ci siano state le ordinazioni sacerdotali di 23 giovani nel Duomo di Milano, rimandate dal 13 giugno scorso, tra cui abbiamo ricordato Alessandro e Lorenzo, conosciuti e apprezzati per il servizio svolto nella nostra Comunità Pastorale e nel nostro decanato di Luino.
Oltre alle ordinazioni sacerdotali, nel pomeriggio di sabato 5 settembre il nostro Arcivescovo ha presieduto al rito di consacrazione nell’Ordo Virginum di due donne, una delle quali, Rosaria Ruffini, è stata battezzata e cresimata qui a Luino e qui, nella nostra Comunità, ritorna spesso da Milano, per respirare non solo l’aria salubre del lago, ma anche quella spirituale.
È tempo di ricominciare anche con l’attività pastorale, pur sapendo che, almeno per ora, non potremo svolgere le diverse attività degli altri anni allo stesso modo.
Domenica 13 ci sarà la festa dell’Accoglienza a Creva, ma a malincuore la parte ricreativa, con pranzi e cene in oratorio non si potrà svolgere, così come la processione. Sarà tutto più limitato, ma invito a vivere con intensità i pochi momenti spirituali, rispondendo a ciò che ci scrive il nostro Arcivescovo nella lettera per l’inizio dell’anno pastorale: “Ritengo che sia opportuno proporre, all’inizio dell’anno pastorale, una pratica della preghiera che non sia tanto una “scuola di preghiera”, ma piuttosto un accompagnamento pratico e semplice che aiuti a consegnarsi alla comunione con il Padre per grazia dello Spirito Santo”.
Tra le forme di preghiera, il nostro Arcivescovo raccomanda il rosario, che afferma essere “la preghiera di tutti: nella ripetizione dell’Ave Maria, nell’invito a contemplare i misteri della vita di Gesù, nella confidenza in Maria che prega per noi adesso e nell’ora della nostra morte, è scritto un itinerario spirituale intenso e che può essere praticato da tutti” (pag. 77).
Un motivo di gioia per l’inizio dell’anno pastorale sarà anche la venuta del nostro Arcivescovo Mario Delpini domenica 13 settembre, alle ore 15, nella chiesa prepositurale di Luino, dove incontrerà i consigli pastorali e i collaboratori pastorali delle parrocchie del nostro decanato.
Al nostro Arcivescovo è stato chiesto di indicarci delle linee da seguire per cominciare a costruire la Chiesa del futuro, tema di un lavoro svolto da alcuni laici e dai preti e diaconi del nostro decanato nei mesi scorsi e che è stato riassunto in un documento consegnato al nostro Arcivescovo.
A partire da quanto vi ho scritto sopra mi sembra che spunti per potere guardare all’anno che inizia con ottimismo ci siano, perché niente può fermare la forza dello Spirito Santo, così che, come scrive il nostro Arcivescovo nella lettera citata “non vada perduto quanto abbiamo visto e imparato nel far fronte alla pandemia, sia dimenticato di quanto bene sono capaci le persone, non sia ignorata la verità della persona e della società, della vocazione alla fraternità solidale e alla fiducia in Dio”.
don Sergio
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Opera: Correggio, Incoronazione della Vergine (particolare) – 1522 – Affresco staccato – Galleria nazionale, Parma.
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