Una parola rasserenante

La solennità dell’Assunta ci spalanca lo sguardo sul Paradiso, meta della nostra esistenza, alla quale ella è giunta immediatamente, dopo la sua vita terrena, per un disegno gratuito e provvidenziale di Dio. A lei ricorriamo perché il suo esempio e la sua intercessione diano un po’ di serenità e coraggio nel cammino della nostra esistenza.

In questo tempo estivo, dove molti stanno trascorrendo le proprie ferie o comunque cercano di trovare una pausa dalla frenesia quotidiana, la Parola di Dio domenicale ci viene incontro per una verifica dei nostri stili di vita correggendoli se non sono secondo il Vangelo o rafforzandoli se già sono da esso illuminati.

Vi esorto a leggere e meditare la Parola di Dio di questa domenica, che è fortemente rasserenante e rassicurante mentre ci presenta l’esperienza drammatica del profeta Elia, il quale sta fuggendo dalla terribile regina Gezabele che lo vuole uccidere e da molte persone che gli sono ostili per i suoi costanti attacchi all’idolatria e a modi di vivere non coerenti con la Parola del Signore. Il grande profeta prova un grande tormento e momenti di autentica paura e di sconsolatezza, ma il Signore Dio non lo abbandona, bensì gli viene incontro nella brezza leggera del mattino, rassicurandolo e offrendogli l’aiuto necessario per continuare la sua missione. A me ha sempre colpito questo brano dell’Antico Testamento perché fa percepire una fiducia straordinaria in Dio che non abbandona mai e che rappacifica il cuore non con l’invadenza, ma con la sua presenza discreta e concreta.

Anche la pagina di Vangelo è altrettanto coinvolgente e pacificante, poiché dimostra l’attenzione di Gesù nei confronti dei suoi discepoli, che sarebbero stati oggetto di persecuzione e di difficoltà, consigliando loro prudenza e semplicità, armi vincenti e contrarie rispetto allo stile presuntuoso, invadente e arrogante del mondo.

Il cristiano deve essere così, come chiede Gesù, in ogni situazione della vita, sia ecclesiale, che famigliare e sociale, ambiti in cui cresciamo, ma anche spesso lottiamo a causa di contrasti dovuti a caratteri diversi o modi di vedere le cose non sempre uguali ai nostri. Ancora di più quando il contrasto è alimentato dalla non accettazione da parte di altri di scelte, che nascono dal nostro volere essere coerenti con i principi del Vangelo.

L’immagine degli “agnelli in mezzo ai lupi”, del Vangelo di questa domenica, è molto evidente e sostiene l’affermazione di Paolo nella seconda lettera ai Corinzi, quando scrive: “Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo”.

Chiediamo questa forza per noi e in modo particolare per don Massimiliano che sta per terminare il suo ministero in mezzo a noi, certi che il Signore lo accompagnerà e lo guiderà. Vi invito, per chi potrà, a partecipare alla s. Messa di saluto a don Massimiliano, domenica prossima 23 agosto, alle ore 10.00 in oratorio.

don Sergio

Per consultare o scaricare l’ultimo numero dell’informatore “Oltre l’apparenza”, cliccare qui.

Opera: Daniele da Volterra, Elia nel deserto – 1543 – Olio su tavola – Galleria degli Uffizi, Firenze

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