La solennità di Pentecoste ci ha introdotto nel tempo liturgico ordinario, chiamato “Tempo per annum”, nel quale, attraverso il dono dello Spirito, il mistero di Cristo si apre a noi con rinnovata novità.
La domenica odierna è chiamata festa della Santissima Trinità, mistero centrale della fede e della vita cristiana. Tale solennità offre un abbozzo del volto di Dio che si è comunicato a noi come Creatore, Salvatore Rivelatore In Cristo, infatti, ci è stato rivelato e trasmesso il dono della vita trinitaria, che è mistero di comunione e di missione, cioè di una comunione che si deve allargare nel tempo e nello spazio fino a raggiungere tutta l’umanità.
Per questo la Chiesa non cessa di contemplare e celebrare il mistero dell’incarnazione per glorificare la Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. L’Eucaristia, attualità perenne della presenza viva e salvifica di Cristo nella Chiesa, memoriale della sua persona e della sua opera, chiede di essere celebrata per non smarrire la ricchezza di un amore di cui l’umanità intera ha bisogno.
Giovanni Paolo II, in preparazione al Grande Giubileo del 2000, scriveva: “nel sacramento dell’Eucaristia il Salvatore, incarnatosi nel grembo di Maria venti secoli fa, continua ad offrirsi all’umanità come sorgente di vita divina” (TMA 55).
L’Eucaristia infatti:
- è presenza e comunione di vita di Colui che è nato per noi da Maria per opera dello Spirito Santo, per rivelare e donare a tutti la salvezza;
- è celebrazione dell’amore del Padre, dell’opera del Figlio e dell’effusione dello Spirito Santo nel mistero pasquale;
- è punto costante di partenza per l’evangelizzazione e la missione, affinché tutti i figli di Dio dispersi nel mondo possano sedere alla mensa dell’unico Padre di tutti;
- è invito alla conversione e alla fraternità universale, alla pace con tutti, all’esercizio della vera libertà, al rispetto per la creazione; quella creazione che nel pane e nel vino, frutti della terra, della vite e del lavoro umano diventa puro sacramento della comunione con Dio.
- è presenza sacramentale di Colui che è venuto a proclamare l’amore di Dio per l’uomo e il suo desiderio di salvarlo.
Come possiamo notare, l’Eucaristia è, così, il sacramento dell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questa domenica ci prepara a vivere la solennità del Corpus Domini che celebreremo giovedì 20 giugno a livello decanale, con la S. Messa alle ore 20.30 in chiesa prepositurale, a cui seguirà la processione eucaristica.
Solo Gesù è il centro di unità della Chiesa e attorno a Lui, nella preghiera e nell’adorazione cercheremo di essere segno di amore per tutto il nostro decanato. Vi invito tutti per una corale manifestazione di fede in Gesù, fondamento della nostra speranza e principio di amore per tutti coloro che credono in Dio.
don Sergio