Il mese di ottobre si apre davanti a noi come tempo carico di tanti eventi che rafforzano la virtù della speranza cristiana, suscitata dalla forza originale ed imprevedibile dello Spirito Santo.
Affermo questo proprio a partire dal sacramento della Cresima amministrato ai ragazzi/e di Luino il 29 settembre e, di seguito, a quelli di Creva il 13; delle Motte il 21 e di Voldomino il 27 ottobre. È una abbondante effusione di Spirito Santo non solo per i preadolescenti che lo ricevono, ma anche per le loro famiglie e le parrocchie della nostra Comunità Pastorale, sperando nei frutti copiosi di bene che può produrre.
Vi invito a pregare per questi nostri ragazzi e ragazze perché sappiano accogliere un dono così grande imparando a discernere ciò che il Signore ha progettato per ciascuno di loro.
Partendo da questo importante evento ecclesiale locale, vi invito ad allargare l’attenzione al Sinodo mondiale dei Vescovi, che si terrà a Roma in questo mese di ottobre avente per tema “I Giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Vi cito qualche parola della lettera che il Papa aveva inviato ai giovani nell’indizione del Sinodo e che danno l’idea di quanto ci si aspetta da esso.
“Mi vengono in mente le parole che Dio rivolse ad Abramo: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò» (Gen 12,1). Queste parole sono oggi indirizzate anche a voi: sono parole di un Padre che vi invita a “uscire” per lanciarvi verso un futuro non conosciuto ma portatore di sicure realizzazioni, incontro al quale Egli stesso vi accompagna. Vi invito ad ascoltare la voce di Dio che risuona nei vostri cuori attraverso il soffio dello Spirito Santo. Quando Dio disse ad Abramo «Vattene», che cosa voleva dirgli? Non certamente di fuggire dai suoi o dal mondo. Il suo fu un forte invito, una vocazione, affinché lasciasse tutto e andasse verso una terra nuova. Qual è per noi oggi questa terra nuova, se non una società più giusta e fraterna che voi desiderate profondamente e che volete costruire fino alle periferie del mondo?”.
In questo mese di ottobre, mese missionario, facciamo nostro l’invito del Papa che ci invita a “pregare lo Spirito Santo che costringa i giovani ad andare lontano, a bruciare la
vita. È una parola un po’ dura, ma la vita vale la pena viverla. Ma per viverla bene, bruciarla nel servizio, nell’annunzio e andare avanti. E questa è la gioia dell’annuncio del Vangelo”.
Affidiamo questi eventi ecclesiali all’intercessione di Maria, che nel mese di ottobre ricordiamo come Regina del Santo Rosario. Nella preghiera del Rosario e nella contemplazione dei diversi misteri, siamo sollecitati continuamente a ringraziare per l’opera di salvezza compiuta da Gesù, rinnovando in noi la speranza nel presente e nel futuro.
don Sergio