Maria nel cammino della storia della salvezza

In questa settimana, mercoledì, inizia il mese di maggio che è tradizionalmente dedicato alla preghiera mariana. Il calendario è ricco di momenti di preghiera e di celebrazioni che ci aiutano a pregare la Madonna, ciascuno per le intenzioni che porta nel cuore, e comunitariamente per chiedere il dono della pace.

L’itinerario di fede che la Vergine Maria ha nel mistero della salvezza, riguarda anche la storia di tutto il popolo di Dio, di tutti coloro che prendono parte alla stessa peregrinazione della fede. Si tratta di percorrere i momenti più importanti della vita di Maria per riscoprirli impastati negli avvenimenti della storia dell’uomo.

Di fronte alla figura di Maria ci chiediamo: Chi è stata veramente Maria? Qual è il significato della sua vita per me? Non una figura astratta e quasi mitica avulsa dalla realtà ma una donna come le altre, inserita nella storia, incarnata nel tempo, reale e viva nel suo essere e nel suo operare.

L’abbandono totale di Maria in Dio, senza riserva, è visto come quello di Abramo, come momento iniziale della nostra salvezza, l’inizio della nuova alleanza. Entrambi questi atti di fede hanno avuto come oggetto la promessa di una discendenza: nonostante l’età avanzata sua e di sua moglie Sara “Abramo ebbe fede, sperando contro ogni speranza che sarebbe diventato padre di molti popoli” (Rm 4,18); nonostante la sua condizione verginale Maria di Nazaret “credette che per la potenza dell’Altissimo, per opera dello Spirito Santo, sarebbe diventata Madre del Figlio di Dio” (RM 14).

Il consenso di Maria è stato pieno e incondizionato, cioè ha coinvolto tutta la sua persona, tutto il suo io umano, femminile, cioè tutta la sua intelligenza e volontà, tutto il suo cuore e la sua specifica condizione. Nel sì di Maria vediamo: il passato del suo popolo, il presente della sua vita, il futuro dell’umanità raccolti simultaneamente nella sua disponibilità alla proposta del suo Signore.

Non solo nell’Annunciazione, ma sempre nella sua vita, ascolta e mette in pratica la Parola di Dio. Con una sapienza riflessiva ritorna sugli avvenimenti dell’infanzia di Cristo, cercando di penetrarne il senso. Ascolto e pratica; parole e opere; una fede matura che ci fa apprezzare la fede di Maria.

Il Vangelo sottolinea spesso la difficoltà di Maria a capire tutto quello che riguardava il Figlio suo, e almeno due volte Luca (2,19 e 2,51) ci ricorda che Maria conservava con cura le parole e fatti passati nel suo cuore e li meditava diligentemente: cercava il senso profondo di quei fatti e di quelle parole (cfr Lc 2,35).

Sull’esempio di Maria dobbiamo essere capaci di saper recuperare una sapienza di discernimento, che può nascere solo dalla conoscenza e dall’ascolto della Parola di Dio, perché possiamo renderci consapevoli della missione affidata a ciascuno di noi.

Iniziamo il mese di maggio pregando per le vocazioni e per la pace nel mondo.

don Daniele

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Opera: La Madonna delle Rose – William-Adolphe Bouguereau – 1903 – olio su tela – Lyndhurst, New York

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