Concludiamo questa domenica le Giornate eucaristiche proposte dalla Comunità Pastorale, nelle quali siamo stati accompagnati a meditare su alcuni brani del Card. Carlo Maria Martini tratti dalla sua Lettera Pastorale “Attirerò tutti a me” del 1983.
Il mandato missionario, che è affidato a tutti i battezzati ha come scopo di testimoniare Gesù, venuto nel mondo per attirare tutti a sé, così come gli ha domandato il Padre, nel desiderio di vedere i suoi figli amarsi come fratelli e sorelle, partecipando alla salvezza universale.
L’immagine che la Parola di Dio di questa domenica ci ha trasmesso nel brano di Isaia è quella del banchetto, che Dio ha promesso di preparare alla fine dei tempi e che Gesù ha ripreso nella parabola evangelica per descrivere il sogno di Dio nei confronti dell’umanità.
L’Eucaristia è il preludio della realizzazione di questo sogno: riunire tutti i popoli della terra alla festa del banchetto per le nozze tra Gesù e l’umanità, nel superamento di ogni ostacolo e barriera. Ciò significa lasciarsi guidare da Gesù, operando una conversione del cuore, che riguarda tutti: singoli, famiglie, gruppi, popoli, nazioni, in un cammino di comunione, dove le diversità sono considerate ricchezze e non nemici.
Attorno alla mensa si raduna la famiglia per condividere il cibo, ma anche per condividere tutto quello che ciascuno ha vissuto e sperimentato durante la giornata, portandone ricchezza o traendone conforto e incoraggiamento. Così è la mensa eucaristica, in modo particolare quella domenicale, alla quale giungiamo nutrendoci dello stesso Pane, che è il Corpo di Cristo, motivo vero della nostra festa, perché in Esso vediamo il suo dono d’amore per la nostra salvezza e per quella di tutto il mondo.
Non possiamo uscire da Messa ed essere divisi, perseverando nel vivere male e in modo ingiusto le nostre scelte quotidiane. E’ possibile? Sì.
Nei prossimi giorni vivremo la festa di Tutti i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti. Invito me e voi a guardare con ammirazione tante donne e uomini, che con fatica e determinazione hanno saputo fare della propria vita un capolavoro ed ora sentiamo essere esemplari per noi. Ringraziamo Dio per averli conosciuti personalmente o attraverso altri e tentiamo di imitarli nelle loro virtù. Potremo essere così anche noi protagonisti del sogno di Dio sull’umanità.
don Sergio
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Opera: Banchetto nuziale – Pieter Bruegel il Vecchio – 1568 – Kunsthistorisches Museum, Vienna.

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