Basta poco…

Quando ero piccolo andavo spesso, con i miei genitori, al Sacro Monte di Varese, dove si erano sposati nel 1953 e ricordo che, dopo avere percorso a piedi la via delle cappelle, prima di entrare al Santuario andavamo dalle Suore Romite di clausura, e all’ingresso del convento tiravamo una cordicella per suonare una campanella. Attraverso la grata vedevamo arrivare una suora con il volto velato, alla quale chiedevamo da bere e lei sollecita ci faceva girare una botola dentro cui metteva un secchio d’acqua fresca con un mestolo a cui potevamo attingere per ristorarci della fatica della salita.

Giovedì scorso sono ritornato al Sacro Monte con gli alunni di Maria Ausiliatrice e ancora ho sentito l’emozione di quel semplice gesto di carità, richiamato da Gesù, in questa domenica, nella pagina evangelica.

A volte basta poco, anche un bicchiere d’acqua, per sollevare qualcuno nei momenti di fatica o di necessità, l’importante che tutto nasca da un cuore aperto all’altro, senza attendersi nulla in cambio o senza specifici interessi personali.

Ancora più attuale è la pagina tratta dal primo libro dei Re, dove si narra che, in un tempo di carestia, il profeta Elia viene ristorato, in un territorio pagano, da una vedova, la quale ha dato tutto quello che possedeva e che le sarebbe servito per sfamare lei e il suo figlio. Non avrebbe avuto più nulla, ma il Signore non ha mancato di essere provvidente con lei e con suo figlio.

Mi sembra che anche i nostri tempi siano problematici e forse lo saranno ancora di più, però il Signore ci chiede di non chiudere il nostro cuore e di renderlo accogliente di fronte alle diverse necessità, ricordando, come ci suggerisce la lettera agli Ebrei, di “non dimenticare l’ospitalità: alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli”. Nessuno può misurare la carità, ma certamente non è quanto viene dato, ma come viene dato, con quale cuore ci si apre agli altri, basta solo un bicchiere d’acqua.

In questo mese di ottobre siamo invitati ad annunciare il Vangelo non solo con la Parola, ma anche con la vita, riconoscendo che nel volto di chiunque noi possiamo incontrare Gesù. Educhiamo anche i nostri ragazzi, adolescenti, giovani ad avere questo spirito di accoglienza e di solidarietà, che deve diventare uno stile di vita, animato dalla forza dello Spirito Santo.

Vi invito, perciò, a invocare lo Spirito Santo, che la prossima domenica scenderà sulle nostre ragazze e sui nostri ragazzi attraverso il Sacramento della Cresima. La Madonna, che era nel Cenacolo con gli Apostoli, nel giorno di Pentecoste, protegga i cresimandi e li renda docili all’azione dello Spirito.

Cogliamo l’occasione della Festa della Madonna del Rosario, che celebriamo questa domenica a Voldomino, per affidarci alla sua intercessione, imitandola nella sua carità premurosa, evidente nel mistero della sua visitazione alla cugina Elisabetta.

don Sergio

Per consultare o scaricare l’ultimo numero dell’informatore Oltre l’apparenzacliccare qui.

Opera: Il profeta Elia e la vedova Sarepta – Mattia Preti – 1641/1642 – Olio su tela – Institute of Art, Dayton

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