La vera sapienza

In queste domeniche siamo sollecitati dalla Parola di Dio ad esaminare la nostra vita, partendo dall’esperienza del Popolo di Israele, che ha vissuto un rapporto straordinario con Dio, il quale ne ha valorizzato gli aspetti positivi e corretto quelli negativi, ponendo le basi della nuova alleanza stipulata per mezzo di Gesù.

In questa domenica viene posta al centro della riflessione il tema della vera sapienza, strumento indispensabile per compiere le scelte importanti della vita, specialmente quando ci si trova di fronte al bene e al male.

Il grande re Salomone, all’inizio del suo regno, chiede a Dio un cuore docile per potere rendere giustizia al suo popolo e per sapere distinguere il bene dal male. Dio loda questa richiesta, che ha origine dall’umiltà di questo re, il quale riconosce la sua giovinezza, la poca esperienza e innanzitutto la grandezza e la sapienza di Dio rispetto ad ogni potenza umana. L’insegnamento che ne deriva per noi è grande, in quanto inclini a sentirci autosufficienti e ricchi delle proprie risorse umane, materiali e spirituali.

Il richiamo di Gesù, nel Vangelo di questa domenica, è molto chiaro: “Quanto è difficile per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. E’ più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Ma chi si salverà? È la domanda istintiva di chi lo ascolta e forse anche nostra. È necessario passare da Gesù, seguirlo sulle vie del Vangelo, sentendoci sempre bisognosi, certi che solo in Lui possiamo essere appagati.

Gli apostoli hanno lasciato tutto avendo scoperto che la vera ricchezza è Gesù e nella sequela di Lui, nulla sarebbe mancato a loro sia qui sulla terra che nel cielo. La vera sapienza sta, dunque, nella capacità di comprendere che seguire Gesù e confidando pienamente in Lui e non in noi stessi, realizziamo la nostra vita, riempiendola di ciò che è necessario alla vocazione personale di ciascuno, dove al centro c’è l’esigenza di fare crescere l’amore gli uni per gli altri.

Poveri, ma ricchi nella misura in cui lasciamo da parte noi stessi per essere di Gesù, per appartenere a Lui, come ha fatto la Madonna, emblema della vera sapienza, poiché si è resa umile, povera, disponibile ad accogliere la ricchezza della grazia di Dio, ricevendo qui sulla terra il centuplo e poi, con la sua assunzione al cielo, la gioia della vita eterna nell’Amore della Trinità divina.

Buon Ferragosto a tutti nel ristoro del corpo e dell’anima.

don Sergio

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Opera: La Regina di Saba al cospetto di Re Salomone, Gaspar van den Hoecke – 1620 – olio su tavola

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