La scorsa domenica abbiamo fermato la nostra attenzione sul tema della scuola, che stava per iniziare e ci auguriamo tutto possa andare avanti con serenità. La presenza poi, nel pomeriggio, del nostro arcivescovo, che ha dedicato due ore al nostro decanato, ha risvegliato la gioia dell’inizio delle attività ecclesiali.
Quest’oggi due sono i temi che vorrei sottoporre alla vostra attenzione: la Giornata per il Seminario e le votazioni per il referendum e per il governo della nostra città di Luino.
Innanzitutto la Giornata per il Seminario, che rinnova l’impegno delle Comunità cristiane ad avere cura e a pregare per le vocazioni sacerdotali. Proprio due settimane fa la nostra chiesa ambrosiana è stata lieta di accogliere 23 giovani che sono diventati sacerdoti, due dei quali hanno svolto il loro servizio come seminaristi nella nostra Comunità Pastorale e nel nostro decanato per qualche anno. La scorsa domenica un giovane della Parrocchia di Mesenzana è entrato in Seminario per iniziare il cammino di preparazione al sacerdozio, che durerà per diversi anni. Quest’anno avremo ancora nella nostra Comunità Pastorale e per un servizio decanale Angelo Papia, che il 26 settembre diventerà diacono e inizierà il suo servizio in decanato e con lui il Seminarista Luca Valenti di quarta teologia. Inoltre, l’arrivo di don Giuseppe, che sostituisce don Massimiliano, è un’ulteriore segno dello sguardo benevolo che il nostro Vescovo ha nei confronti di Luino e delle Parrocchie del nostro decanato.
In un mondo che sembra avere abbandonato il pensiero della presenza di Dio, sapere che ci sono dei giovani capaci di interrogarsi sul senso della propria vita, arrivando a fare la scelta di seguire il Signore per una vocazione sacerdotale, “suscita interesse, curiosità, talora anche stupore. Essi sono tra gli amici di Dio e, seminando bellezza, favoriscono le condizioni per lo stupore” (dal messaggio di Mons. Delpini).
Le votazioni per il referendum e per le elezioni amministrative del nostro comune di Luino ci chiedono una forte responsabilità, perché scegliere le persone e le forze politiche che devono governare la nazione e esercitare responsabilità amministrative in regione o in città è una espressione di quella responsabilità per il bene comune che rende cittadini a pieno titolo. “Nel nostro tempo “la politica” è spesso circondata da una valutazione così negativa e da pregiudizi così radicati che possono scoraggiare da ogni impegno e iniziativa. Ma ora è necessario che le cose cambino, perché la politica è l’esercizio della responsabilità per il bene comune e per il futuro del paese. E chi può avviare un cambiamento se non uomini e donne che si fanno avanti e hanno dentro la voglia di mettere mano all’impresa di aggiustare il mondo?”, così scriveva qualche anno fa Mons. Delpini ai diciottenni, ma penso che questo valga per tutti coloro che hanno diritto al voto.
Nella nostra città le quattro liste hanno presentato il loro programma e i loro candidati, i candidati sindaci si sono espressi in un dibattito pubblico con libertà e rispetto reciproco, ora tocca a ciascuno di noi scegliere e nella fede invocare lo Spirito Santo perché chi vincerà e chi sarà all’opposizione, possano agire nel rispetto delle regole e per il bene comune.
Da parte mia, mi faccio garante affinché la comunità cristiana continui a colloquiare e a collaborare nel rispetto dei ruoli e dei valori comuni con l’Amministrazione che sarà eletta, così come è avvenuto fino ad ora.
don Sergio
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Opera: Domenico Ghirlandaio, Vocazione dei primi apostoli – 1481/2 – Affresco – Cappella Sistina, Città del Vaticano.