Rafforzati dalle feste

La festa della Madonna del Carmine ha avuto il suo momento forte nella S. Messa del mattino, dove abbiamo ricordato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Ennio e poi la sera con la recita del S. Rosario. La cornice del lago, delle montagne e il cielo terso hanno permesso ai molti che vi hanno partecipato di vivere un’esperienza spirituale molto forte, che ricorderanno sempre.

Il Covid19, con le restrizioni, ci ha dato l’opportunità di allargare le mura del Santuario, uscendo da esso per raggiungere più gente possibile: anche questa è evangelizzazione.

Abbiamo iniziato il terzo anno della Comunità Pastorale, che porta il nome della Madonna del Carmine e la presenza di fedeli delle cinque parrocchie, così come il coinvolgimento nella preparazione spirituale e logistica dei diversi momenti, hanno confermato che pregare e lavorare insieme sono ogni volta una ricchezza di risorse, ma anche una conferma di fraternità, che diventano nel tempo testimonianza di una Chiesa che si apre e guarda al futuro.

Di tutto ciò io mi sento di rendere grazie prima di tutto al Signore, poi alla Vergine Maria e ad una comunità cristiana, che è faro luminoso di condivisione in un mondo dove spesso l’individualismo rischia di farla da padrone. Posso, perciò, affermare di essere fiero di essere responsabile di questa Comunità Pastorale e insieme a me, credo di esprimere il parere dei sacerdoti e del diacono, che di questa Comunità sono forza viva.

Ogni festa è boccata di ossigeno spirituale per una Comunità Pastorale, perché rinvigorisce e rinnova la gioia di essere discepoli del Signore, chiamati ad annunciare al mondo le grandi opere di Dio e il suo amore che è fedele nel tempo.

Le letture di questa domenica raccontano diversi tipi di chiamate da parte del Signore, ricordandoci che tutti noi battezzati siamo posti nel mondo con una particolare vocazione e che siamo invitati a comprendere e a realizzare attraverso la preghiera personale che nasce dall’ascolto della Parola e dalla partecipazione all’Eucaristia, ma anche attraverso l’aiuto e l’accompagnamento di qualcuno che ci sta vicino e ci sostiene.

La Comunità ha anche il compito di favorire e sostenere ogni vocazione, anche quella familiare. In questa luce la parrocchia delle Motte questa domenica, com’è tradizione in occasione della festa di sant’Anna, celebra anniversari significativi di matrimonio. Intanto ci prepariamo a celebrare la Festa del Perdono d’Assisi.

don Sergio

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Opera: Duccio di Buoninsegna – Vocazione di Pietro e Andrea – 1308/1311 – Tempera su tavola – National Gallery of Art, Washington

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