La Pasqua ha valore se ci aiuta a compiere dei passaggi, se ci porta a cammino di conversione, che la Quaresima ha suscitato dentro di noi. Tutto questo perché la Pasqua ha dentro di sé la potenza e la sorpresa di una vita nuova.
Gesù ha vinto la morte, nessuno era presente alla sua Resurrezione, o meglio, nessuno l’ha vista realmente. Ciò che hanno visto però è Lui risorto, vivo, con i segni della sua passione e molti sono stati testimoni delle sue apparizioni.
Ce lo hanno ricordato le letture di questa santa Messa. Atti: Gesù apparve ai suoi per 40 giorni; 1 Cor.: Paolo ci racconta di quanti hanno incontrato Gesù risorto e lui stesso ha ricevuto questo dono grande che gli ha cambiato totalmente la vita. Vangelo di Giovanni: l’incontro di Gesù con Maria di Magdala.
Ci fermiamo su questa pagina che è sempre molto bella e commovente e che ha molto da dire anche alla nostra esperienza di credenti e non. Maria Maddalena va al sepolcro dove era stato deposto Gesù e trova la tomba vuota. Si ferma lì e piange, le basterebbe sapere dove lo hanno posto. La sua è una ricerca umana, infatti lo pensa ancora morto, ma messo da un’altra parte e, invece, Egli è lì di fronte a lei, che non lo riconosce, perché troppo presa dai suoi pensieri e dal suo dolore. In questi sentimenti la sentiamo tanto vicina a noi, specialmente quando le fatiche, i fallimenti, gli errori, le illusioni della vita non ci fanno vedere la presenza del Signore, sentendolo lontano da noi.
Gesù usa tenerezza per lei, in quanto vede il suo amore, il suo desiderio; non le dice “sono io, sono risorto”. No, ma la chiama per nome e questo dà a Maria la certezza, che quell’uomo che sta davanti a lei, sia il Signore. Maria si sente conosciuta, presa in considerazione, non è un numero o un anonimo, come spesso capita nei diversi rapporti sociali. Ella, per Gesù, è una persona ben precisa. Così ci cerca Gesù, chiamandoci per nome, correggendo le nostre ricerche incerte, confuse, rivelandoci il suo amore.
In quell’incontro con il Signore Gesù risorto Maria Maddalena comprende che ormai la sua vita è stata riabilitata, ha ritrovato la sua dignità, la sua autenticità. Questa è vita nuova e se è andata così per questa donna, potrà andare così anche per noi. La forza di rinascita interiore, con la presenza di Gesù, vale non solo a livello personale, ma anche ecclesiale, sociale, politico.
L’insegnamento di Gesù riabilita la persona, la comunità umana e l’intero creato. Questa è la Pasqua a noi è dato di vivere.