Una provvidenziale effusione dello Spirito Santo

Il prossimo 5 ottobre 110 ragazzi/e della nostra Comunità Pastorale riceveranno il dono dello Spirito Santo con il Sacramento della Cresima, che li renderà potenziali testimoni dell’amore di Gesù, come lo è stato per i suoi apostoli: li ha scelti, li ha chiamati e lo hanno seguito, li ha mandati, hanno accolto il suo Spirito e sono partiti. In questa settimana vogliamo accompagnare con la preghiera i nostri ragazzi/e perché si rinnovi in loro il prodigio della Pentecoste e attraverso di loro possiamo sentirci anche noi sollecitati ad accogliere i doni che lo Spirito non manca mai di suscitare nel cuore dei credenti. Nel titolo ho scritto “provvidenziale effusione dello Spirito”, perché essa giunge all’inizio di un mese di ottobre missionario speciale, così come lo ha voluto Papa Francesco nel centenario della Lettera apostolica di papa Benedetto XV Maximum Illud (30 novembre 1919). Infatti, ogni anno, il mese di ottobre ci invita a riscoprire l’anima missionaria della Chiesa, che impegna ogni cristiano a farsi testimone del Vangelo in ogni ambiente in cui è chiamato a vivere. Ma che cosa dobbiamo testimoniare? Essenzialmente l’amore gratuito di Dio, attraverso le nostre parole e le nostre opere, secondo l’insegnamento di Gesù.

La pagina del Vangelo di Luca, della liturgia di questa domenica, è particolarmente esigente, in quanto chiede a ciascuno di noi lo sforzo di superare sentimenti di orgoglio e di rivalsa arrivando a vivere un amore e una misericordia autentici, che hanno come parametro i modi di Dio. “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”.
È davvero sconvolgente quello che ci comanda Gesù, eppure solo con questo stile di comportamento è possibile realizzare la civiltà dell’amore e realizzarci come figli di Dio, portando nel mondo la novità del messaggio evangelico, rispetto a qualsiasi altro pensiero. In questa stessa pagina evangelica è contenuta la cosiddetta “Regola d’oro” del nostro agire: “Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro”. E poiché nessuno vuole per sé il male va di conseguenza che si agisca bene con il proprio prossimo. Detto così sembra tanto semplice, poi, invece, dobbiamo combattere continuamente con il nostro carattere, le nostre impulsività e istintività, che tentano di farci mettere al centro sempre e solo noi.

Affidiamo alla Vergine Maria, Regina del S. Rosario il mese di ottobre e tutte le iniziative missionarie, che sul prossimo notiziario presenteremo.

don Sergio

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