Il Signore è con te

La sesta domenica di Avvento, chiamata “dell’Incarnazione del Signore”, ci immette nella festa imminente del Natale aprendoci alla gioia dell’incontro imitando la fede di Maria. Si comincia a sentire la frizzante sensazione della gioia, che nasce dall’annuncio dell’angelo Gabriele, che saluta Maria con queste parole: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te“.

La gioia nasce dalla consapevolezza di avere il Signore dalla nostra parte, che ci conosce e vuole condividere con noi le tappe della nostra vita per salvarla. A noi è chiesto di aderire a questa sua volontà di starci vicino per trasformare la nostra vita nella sua vita, diventando così veri figli di Dio, come lo è in modo autentico Gesù.

La gioia che suscita il Natale trova senso solo nell’Incarnazione di Gesù, il quale, venendo nel mondo, uomo come noi, eleva la nostra umanità alla qualità divina, facendoci percepire la grandezza e la ricchezza di ciò che è la vita di ogni uomo.
Si può intuire perché il Natale porta con sé un messaggio di fraternità e di pace, perché Gesù è venuto a comunicarci che ogni essere umano è prezioso agli occhi di Dio, in quanto figlio amato, senza differenza di nazione , di popolo e di lingua.
Le differenze derivano dal fatto che ci si dimentica la propria origine e la propria dignità di figli e di fratelli. Gesù viene per ricordarci la nostra origine comune e la nostra meta comune, che è l’incontro definitivo con Dio nella sua Casa, dove non ci sarà più discriminazione e dove l’amore regnerà per sempre.

Perché allora non cominciare già qui sulla terra? Gesù ce lo ha insegnato con la sua umanità che si è fatta solidale con tutti e in modo particolare con i più piccoli e indifesi.
Lo contempleremo bambino, che giace in una mangiatoia, cantato dagli angeli e adorato dai pastori. È la piccolezza e la semplicità che sono ancora in grado di incantarci e di stupirci, più ancora di ciò che è grandioso e appariscente. È la grande lezione di vita che vuole trasmetterci Gesù, per non cadere nella tentazione di cercare ciò che immediatamente appaga la vista e i sensi, ma poi lascia il vuoto.

Il Signore vicino, Gesù “Dio con noi”, sia il motivo più vero per gustare di nuovo questo Santo Natale.

Auguri

don Sergio

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