Per introdurmi uso il titolo che sta accompagnando il cammino dei ragazzi dell’oratorio estivo… Mi chiamo don Cesare e da settembre sarò parroco a Luino.

Sono nato a Varese e nel mio ministero ho avuto la gioia di servire le comunità di Vignate, Marcallo con Casone, Vergiate e Azzate. Ora il Signore mi chiama a camminare con voi, e arrivo con semplicità e desiderio di conoscervi, quasi “in punta di piedi”.

La mia famiglia: i miei genitori, una sorella – Gemma – e un caro nipote, Kristian. Come ogni famiglia, anche la nostra vive di affetti, attenzioni e quotidianità.

Entro in questa comunità con il cuore aperto, pronto a condividere gioie e fatiche, certo che nella storia di ogni persona il Signore è presente. Egli bussa alla porta della nostra vita (e come non vedere qui il richiamo al Giubileo che ci spiana la possibilità di riscattare e riappropriarci del nostro cammino di vita avendo come garante la Chiesa che attesta la vera riconciliazione davanti a Dio e agli uomini) e si manifesta come compagno fedele, Salvatore e guida: “Io sono con voi”, ci dice. E noi, insieme, cercheremo i segni della sua misericordia e della sua luce di Risurrezione per ringraziarlo ed essere certi del suo Amore.

Vi porto nella mia preghiera fin da ora. E vi chiedo: pregate anche per me! Nell’attesa di incontrarvi di persona, vi saluto con affetto sincero.

don Cesare

Accogliamo con gioia le parole di saluto di don Cesare in questa festa patronale dei SS. Pietro e Paolo, affidando al Signore il suo ministero e il cammino della nostra città e della nostra Comunità pastorale; lasciamoci guidare e consolare da queste parole di papa Francesco:

Fratelli e sorelle, festeggiamo Pietro e Paolo. Essi hanno risposto alla domanda fondamentale della vita – chi è Gesù per me? – vivendo la sequela e annunciando il Vangelo. È bello crescere come Chiesa della sequela, come Chiesa umile che non dà mai per scontata la ricerca del Signore. È bello se diventiamo una Chiesa al tempo stesso estroversa, che non trova la sua gioia nelle cose del mondo, ma nell’annuncio del Vangelo al mondo, per seminare nei cuori delle persone la domanda su Dio. Portare ovunque, con umiltà e gioia, il Signore Gesù: nella nostra città, nelle nostre famiglie, nelle relazioni e nei quartieri, nella società civile, nella Chiesa, nella politica.

don Daniele

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foto dalla pagina Facebook della Comunità Pastorale “Maria Madre della Speranza”