Ai fedeli della Comunità Pastorale “Madonna del Carmine” di Luino
L’Arcivescovo mons. Mario Delpini ha chiesto a DON CESARE ZUCCATO, nato a Varese nel 1969, ordinato sacerdote nel 1995, responsabile della Comunità Pastorale “Maria Madre della Speranza” di Azzate, Brunello e Buguggiate e decano del Decanato di Azzate, di diventare, a partire dal prossimo settembre, Responsabile della Comunità pastorale “Madonna del Carmine” di Luino.
L’Arcivescovo ringrazia don Cesare per il prezioso servizio svolto in questi anni e per la sua disponibilità a lasciare una comunità in cui è ben inserito e a disporsi con prontezza a servire la Chiesa in un altro contesto. Chiede anche a don Daniele, al presbiterio e ai fedeli identica disponibilità nell’accompagnare don Cesare in questo delicato passaggio.
D. Franco Gallivanone, Vicario Episcopale
Questo è il testo della lettera con cui il Vicario Episcopale di Zona ci ha comunicato la nomina del nuovo Responsabile della Comunità Pastorale.
Faccio seguito a questo annuncio riportando un passaggio di un articolo apparso qualche anno fa sul portale della Chiesa di Milano:
“L’estate è un tempo a volte frenetico. Non soltanto per le innumerevoli attività estive che i nostri oratori sanno organizzare, ma anche per il “viavai” dei preti e dei parroci. Che cosa si muove nel cuore di un prete a cui viene chiesto di cambiare? Che cosa si muove nel cuore di una comunità che lascia il suo don e si prepara ad accoglierne uno “nuovo”?
È veramente difficile raccontare ciò che avviene nel segreto dei cuori. Nella storia personale dei preti ambrosiani le pagine di addio sono un racconto prezioso, ricco di umanità, ricco di grazia. Un racconto di cui andiamo fieri. Noi preti ambrosiani abbiamo la fortuna di muovere i primi passi del nostro ministero tra ragazzi e giovani. Abbiamo la grazia straordinaria di accompagnare persone che crescono e di vederle crescere, maturare, cambiare.
Che cosa nasce – in termini di rapporti personali – tra un prete e la sua gente, dopo diversi anni passati insieme? Difficile esprimere tanta ricchezza di umanità. Ogni prete lo sa: noi siamo fatti per andare, non per restare. Il momento in cui riprendiamo la valigia della nostra vita e ci mettiamo in cammino è un tempo di grande espressione di fede. Noi andiamo, Gesù resta. Noi siamo fatti per preparare i cuori affinché Lui li abiti. È uno strappo inevitabilmente doloroso. Ma dobbiamo riconoscere che serve anche a noi, per rimettere al centro della nostra vita Colui al quale l’abbiamo donata per sempre.
Ai preti che cambiano bisogna dire grazie. Bisogna esprimere affetto e stima. Soprattutto il grazie va detto con la preghiera e nella preghiera. Il prete è un grande dono. Un dono del Padre, al di fuori della logica della gestione e del merito. Diciamo grazie a tutti i preti che in queste settimane stanno cambiando, certo con fatica, con qualche preoccupazione, ma sempre con grande spirito di fede e di amore alla Chiesa”.
In foto: don Cesare Zuccato

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