Vivere in modo “autentico” la Settimana più “Santa” dell’anno

I primi cristiani chiamavano “pascha” (Pasqua) la commemorazione annuale della passione, morte e risurrezione di Gesù. È la settimana più importante (autentica, la chiamiamo nel rito ambrosiano) dell’anno, da non perdere per nessun motivo.

È santa perché ci aiuta ad entrare sempre di più nei misteri e nel cuore di Dio.

Tutto comincia con la Domenica delle Palme. Si ricorda Gesù che entra a Gerusalemme. Arriva per rendere visibile a tutti la sua scelta di dare la vita per ogni uomo. Aveva preparato gli apostoli, ma non sempre si erano sforzati di capire. Ora però erano contenti, si sentivano importanti, perché lo accompagnavano nella Città Santa.

Sono gli ultimi giorni, Gesù cerca di spiegare e di rispiegare il perché della sua missione. Parla a tutti: persone semplici e istruite. Ma è difficile, se non si ha il cuore aperto alla verità. Sono giorni drammatici. Gli apostoli si fanno molte domande. Altre ne arrivano ogni giorno da chi ascolta i discorsi e vede i miracoli di Gesù.

Il Giovedì Gesù riunisce i suoi apostoli nel Cenacolo per celebrare la Pasqua con loro, e apre il suo cuore. È il giorno dell’istituzione dell’Eucaristia (che da quel momento vivremo ogni domenica, giorno del Signore). Ma soprattutto si vedrà chi sta dalla parte di Gesù e chi lo abbandonerà e lo tradirà.

Certo, non deve essere stato facile vedere Gesù, catturato nel giardino degli Ulivi (dopo momenti di paura, di dubbio e di fiducia profonda in Dio), torturato e mandato a morte. Insomma, abbandonato da tutti quelli a cui aveva fatto del bene e dai suoi apostoli, con cui aveva condiviso tre anni di vita.

Ogni volta che partecipiamo alla celebrazione della passione di Gesù del Venerdì, ci chiediamo il perché di tutto questo. Ci facciamo tutti delle domande, ma sappiamo che dopo tre giorni, lui è risorto.

La grande veglia del Sabato, la più importante di tutte le celebrazioni liturgiche della Chiesa, che ci ricorda il passaggio dalla schiavitù alla vita, dalla morte alla luce, ci darà forza e coraggio. Ascolteremo le letture della Parola di Dio, rinnoveremo gli impegni del nostro battesimo e cominceremo, ancora una volta, una nuova vita.

Come entrare in questa settimana, detta “autentica”, portando i sentimenti di tutta l’umanità così ben rappresentata dagli abitanti di Gerusalemme di quel giorno? Come stare poi sotto la croce con tutte quelle speranze, i sogni, le attese? Come riconoscere in quell’uomo morente, umiliato e urlante la sua solitudine, la forza e la potenza di Dio?

In questa settimana vivremo i giorni centrali dell’Anno liturgico, celebrando il mistero della Passione, della Morte e della Risurrezione del Signore. E questo mistero lo viviamo ogni volta che celebriamo l’Eucaristia. Quando noi andiamo a Messa, non andiamo solo a pregare: andiamo a rinnovare il mistero pasquale (Papa Francesco).

Buona settimana autentica a tutti, e buona Pasqua!

don Daniele

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Opera: Entrata a Gerusalemme – Pedro Orrente – 1640 – olio su tela – Ermitage, San Pietroburgo


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