Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella Basilica di san Pietro, la Vigilia di Natale. Così ha dato inizio al Giubileo del 2025.
Nella sua omelia ha parlato di questo grande avvenimento: “Sorelle e fratelli, con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te! C’è speranza per ognuno di noi.
Ma non dimenticatevi, sorelle e fratelli, che Dio perdona tutto, Dio perdona sempre. Non dimenticatevi questo, che è un modo di capire la speranza nel Signore. A noi, tutti, il dono e l’impegno di portare speranza là dove è stata perduta: dove la vita è ferita, nelle attese tradite, nei sogni infranti, nei fallimenti che frantumano il cuore; nella stanchezza di chi non ce la fa più, nella solitudine amara di chi si sente sconfitto, nella sofferenza che scava l’anima; nei giorni lunghi e vuoti dei carcerati, nelle stanze strette e fredde dei poveri, nei luoghi profanati dalla guerra e dalla violenza. Portare speranza lì, seminare speranza lì.
Il Giubileo si apre perché a tutti sia donata la speranza, la speranza del Vangelo, la speranza dell’amore, la speranza del perdono. Sorella, fratello, in questa notte è per te che si apre la “porta santa” del cuore di Dio. Gesù, Dio-con-noi, nasce per te, per me, per noi, per ogni uomo e ogni donna. E, sai?, con Lui fiorisce la gioia, con Lui la vita cambia, con Lui la speranza non delude.”
Anche l’Arcivescovo Mario, nella Messa di Natale, ha ripreso lo stesso tema del Giubileo: «Solo per chi vive il Natale è possibile lo sguardo che contempla, che rimane incantato, alimenta lo stupore, si sente trafiggere da una commozione; che convince alla sequela, che trasfigura, rendendo il discepolo conforme al Figlio: è la grazia che apre gli occhi ai ciechi. Il contemplare di cui parla il vangelo di Giovanni non è frutto di una capacità che alcuni hanno e altri non hanno, è piuttosto una luce che rende luce, una mano amica che prende per mano, un amore che rende capace di amare».
Perciò si diventa pellegrini di speranza, «secondo l’immagine proposta da papa Francesco per il Giubileo 2025, che questa sera il Papa stesso ha inaugurato aprendo la porta santa in San Pietro».
Da qui anche un breve, ma incisivo auspicio dell’Arcivescovo su come vivere il Giubileo, «non da visitatori distratti, non da avidi conquistatori, ma come pellegrini non spaventati e rinunciatari».
«Con l’apertura della porta santa e l’inizio del Giubileo, papa Francesco ci invita a essere pellegrini di speranza, di giorno di notte, nei momenti della letizia e della prova; invita a mettersi in cammino per la conversione e il perdono. Con questo inizio ci viene annunciato il motivo della speranza: vi è stato dato un Salvatore, mettetevi in cammino, gli angeli sono venuti a chiamarvi. Dalle vostre notti ci sia una strada che porta alla luce, pellegrini di speranza».
don Daniele
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foto dalla pagina Facebook ufficiale del Giubileo 2025 “Iubilaeum25”

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