Il mese di dicembre ci conduce, attraverso la liturgia dell’Avvento, alla celebrazione del Natale di Cristo. Passando per la festa dell’Immacolata Concezione di Maria, le feste dei santi (in particolare sant’Ambrogio, patrono della Diocesi di Milano), arriviamo a celebrare il mistero dell’Incarnazione del Verbo, che si è fatto carne nel grembo immacolato di Maria.
Ecco il contenuto del dogma dell’Immacolata Concezione, promulgato da papa Pio IX nel 1854: «Dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli».
Maria realizza l’uomo che Dio ha sempre voluto, rivolto verso il cielo (noi siamo curvati dal peccato), aperto verso gli altri (noi ci chiudiamo dentro noi stessi) e fraterno con il mondo (noi possediamo la terra in modo egoistico). Ella appartiene al disegno originario di Dio.
Tra le tante immagini dell’Immacolata ha prevalso quella della Donna che schiaccia la testa al serpente: Maria appare come una forza pura, santa e bella che si confronta con la forza bruta del Male e lo vince. Anche l’immagine di Maria con la luna sotto i suoi piedi ha un significato importante: la tradizione biblica assegna alla luna la funzione di segnare la successione dei mesi e dei tempi. Avere la luna sotto i piedi significa possedere il dominio assoluto sullo svolgimento del tempo, o almeno essere sottratti al suo corso fatale.
O Maria Immacolata, ci raduniamo ancora
una volta intorno a te.
Più andiamo avanti nella vita e più
aumenta la nostra gratitudine a Dio
per aver dato come madre a noi, che
siamo peccatori,
Te, che sei l’Immacolata.
Tra tutti gli esseri umani, tu sei l’unica
preservata dal peccato, in quanto madre
di Gesù, Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Ma questo tuo singolare privilegio ti è
stato dato per il bene di tutti noi, tuoi figli.
Infatti, guardando te, noi vediamo la
vittoria di Cristo,
la vittoria dell’amore di Dio sul male:
dove abbondava il peccato, cioè nel cuore umano,
ha sovrabbondato la grazia, per la mite
potenza del Sangue di Gesù.
Tu, Madre, ci ricordi che noi siamo
peccatori, ma non siamo più schiavi del peccato!
Il tuo Figlio, con il suo Sacrificio, ha
spezzato il dominio del male, ha vinto il mondo.
Con l’aiuto di Maria, affrontiamo con fiducia il cammino della nostra vita lungo il tempo che passa, sapendo che possiamo contare sulla sua intercessione nella lotta contro il male e nel desiderio di compiere il bene.
don Daniele
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Opera: L’Immacolata dell’Escorial – Bartolomé Esteban Murillo – 1660/1665 – olio su tela – Museo del Prado, Madrid

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