Pregare in comunione con Maria

La nostra Comunità Pastorale, unitamente a tutta la città di Luino, festeggia oggi la Madonna del Carmine. Questa circostanza diventa un’occasione per riflettere sulla nostra vita comunitaria e, soprattutto, sull’opportunità che abbiamo di affidare la nostra vita alla Madonna. Ella viene invocata col titolo di Madonna del Monte Carmelo (o Madonna del Carmine) in riferimento all’eredità spirituale del profeta Elia, come contemplativo e strenuo difensore dell’unico Dio di Israele. Sul monte Carmelo nel sec. XII si raccolsero alcuni eremiti nell’intento di dedicarsi giorno e notte alla lode di Dio sotto il patrocinio della beata Vergine Maria.

Ci possono aiutare alcune riflessioni di papa Francesco: Questo è il ruolo che Maria ha occupato per tutta la sua vita terrena e che conserva per sempre: essere l’umile ancella del Signore, niente di più. A un certo punto, nei Vangeli, ella sembra quasi scomparire; ma ritorna nei momenti cruciali, come a Cana, quando il Figlio, grazie al suo intervento premuroso, fece il primo “segno” (cfr. Gv 2, 1-12), e poi sul Golgota, ai piedi della croce. Gesù ha esteso la maternità di Maria a tutta la Chiesa quando le ha affidato il discepolo amato, poco prima di morire in croce. E così abbiamo cominciato a pregare Maria con alcune espressioni a lei dirette, presenti nei Vangeli: “piena di grazia”, “benedetta fra le donne”.

Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna. Le preghiere rivolte a lei non sono vane. Donna del “sì”, che ha accolto con prontezza l’invito dell’angelo, risponde pure alle nostre suppliche, ascolta le nostre voci, anche quelle che rimangono chiuse nel cuore, che non hanno la forza di uscire ma che Dio conosce meglio di noi stessi. Le ascolta come Madre. Come e più di ogni buona madre, Maria ci difende nei pericoli, si preoccupa per noi, anche quando noi siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso del cammino, e mettiamo in pericolo non solo la nostra salute ma anche la nostra salvezza. Maria è lì, a pregare per noi, a pregare per chi non prega, a pregare con noi. Perché? Perché lei è nostra Madre.

E l’Arcivescovo Carlo Maria Martini in occasione della solennità dell’Assunzione, nel 1991 pronunciò queste parole: O Maria, quando tu hai cantato le parole del Magnificat, quando hai proclamato che Dio rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili, avevi intorno a te una situazione che apparentemente ti smentiva. Fa’ che anche noi, oggi, non ci lasciamo ingannare da ciò che intorno a noi sembra smentire la nostra speranza; fa’ che possiamo sempre credere, come tu hai creduto, e per questo Elisabetta ti ha proclamato “beata”, fa’ o Maria, che non temiamo lo scontro con il drago, con il male; confermaci nella certezza che il tuo Figlio è già risorto, che tu sei risorta in cielo e che cammini con noi. Sostienici, incoraggiaci nel nostro pellegrinaggio verso l’incontro definitivo con il Signore, desiderato con gioia, come l’incontro con la vita vera, con Gesù.

Davanti alla statua, solennemente adornata, della Madonna del Carmine affidiamo al Signore, per intercessione di Maria, il nostro cammino di fede, quello delle nostre comunità cristiane e della nostra città.

don Daniele

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