Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te» (Lc. 1, 26-28)
Leggendo ancora una volta il racconto evangelico dell’annuncio dell’angelo a Maria veniamo condotti nell’intimità di questa casa, in una piccola città chiamata Nazareth, dove avviene quell’evento unico, meraviglioso che cambia per sempre la storia dell’umanità. Una giovane fanciulla promessa sposa riceve dall’arcangelo Gabriele l’annuncio che sarebbe diventata Madre dell’Altissimo, Madre del Salvatore.
Un racconto che trasmette bellezza, meraviglia. Un saluto, che non è un semplice saluto, ma una rivelazione. L’angelo, infatti, si rivolge a Maria chiamandola “Piena di Grazia” perché la “Grazia” è l’Amore di Dio che già vive in lei. E Dio ha posto in lei tutte le sue grandezze.
Maria nello stupore di udire quelle parole, ha un piccolo turbamento e chiede umilmente come ciò possa accadere e l’angelo la rassicura che quello che avverrà in lei sarà opera divina.
Una fede grande, quella di Maria, che riscontriamo in quel suo semplice “Eccomi” con il quale si abbandona come umile ancella. In questo Eccomi pieno di luce e speranza traspare un disinteressato atto di amore, un fiducioso e libero immergersi in Dio.
“Lei è un cielo limpido in cui Dio può disegnare l’amore”. Contemplando l’immagine di Maria, nella sua purezza, così umile e preziosa riconosciamo l’Amore e la Bellezza di Dio che trasforma anche noi se ci lasciamo modellare dalla sua divina volontà.
Maria ci aiuti a preparare una dimora al Salvatore: prepariamo anche il nostro cuore ad accogliere Gesù. In questi giorni ci sarà la possibilità di celebrare il sacramento della Riconciliazione, un’occasione per togliere dalla nostra vita ciò che ancora è di ostacolo all’azione della grazia di Dio. Poi sarà il tempo della celebrazione del Natale: il calendario delle celebrazioni di tutte le festività ci può servire a non perdere nessuno di questi momenti importanti che Dio sta preparando per noi.
don Daniele
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Opera: Annunciazione – Tintoretto – 1583/1587 – olio su tela – Scuola Grande di San Rocco (Venezia)

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