Peccato e redenzione

Una delle caratteristiche più belle di Dio è la “misericordia”, che troviamo in molte pagine dell’Antico e del nuovo Testamento, dove viene manifestato il suo essere Creatore, amante delle sue creature, anche quando si rivelano peccatrici.

Ricordate il Vangelo della scorsa domenica in cui Gesù ci ha detto che Dio Padre non vuole che alcuno si perda, ma abbia la vita eterna. Bene, anche la liturgia di questa domenica è un inno alla vita, mi verrebbe da dire che Dio è un ostinato promotore di vita, che non si arrende di fronte alla testardaggine di uomini e donne alla ricerca spasmodica di una vita effimera, senza una meta da raggiungere.

Il richiamo al tempo di Noè è molto chiaro: “Mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti” (Lc 17,27), tranne “Noè, che trovò grazia agli occhi del Signore” (Gen 6,8). Dio fece con Noè e la sua famiglia un patto di alleanza, segno di una vita rinnovata dopo un tempo in cui “il Signore aveva visto che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre.” (Gen 6,5).

Ora noi stiamo vivendo una nuova storia dell’umanità, iniziata con la morte e risurrezione di Gesù, il quale ha donato la sua vita per la redenzione degli uomini, stringendo attraverso di Lui un patto di alleanza definitivo tra Dio e gli uomini. Se non siamo superficiali, tutti noi ci rendiamo conto che la nostra vita è una lotta continua contro lo spirito del male che ci insidia, ma è anche un campo di vittoria quando ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo che suscita in noi frutti meravigliosi: “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22).

La bellezza della nostra vita non è degna di essere abbruttita dalla potenza del peccato e se qualche volta succede, abbiamo il dono della misericordia di Dio, che ci riabilita offrendoci gli aiuti necessari per rinnovarla e ridarle splendore.

Nella Chiesa noi abbiamo la possibilità di rinnovarci continuamente attraverso l’ascolto della Parola di Dio, del Sacramento della Riconciliazione, dell’Eucaristia, di una vita fraterna che sostiene il nostro cammino e l’intercessione di Maria e dei Santi. In particolare questa settimana abbiamo la festa dei Santi Pietro e Paolo, che sono per noi modelli di vita redenta dall’amore di Gesù. Sentiamoli vicini e invochiamoli.

don Sergio

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Opera: Noè e la sua famiglia dopo il diluvio – Juan Antonio de Frías y Escalante – 1668 – olio su tela – Museo del Prado, Madrid


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