Il dono più grande

Quando arriva il Natale una delle preoccupazioni più grandi è quella dei doni: a chi farli, come farli, che cosa regalare? Perché ogni dono dovrebbe essere il segno di un affetto, di una riconoscenza, del desiderio di fare piacere a una persona cara.

Per noi cristiani l’idea di dono nasce dalla consapevolezza che Dio ci ha offerto il dono più grande e che ha un nome: Gesù, il suo Figlio amato. Attraverso Lui ha voluto donare all’umanità la salvezza, che ognuno attende e che ancora è la cosa più necessaria ad ogni essere umano. Salvezza, che significa, possibilità di vivere nel superamento progressivo dei limiti e delle fragilità, che spesso appesantiscono la vita e non la rendono autentica.

Gesù è venuto nel mondo per rivelare agli uomini e alle donne la loro identità di figli e figlie di un Dio che è Padre, il quale non vede l’ora di vederli tutti partecipi del suo amore, recuperando così il suo pensiero originario al momento della creazione del mondo. In questo sta tutta la missione di Gesù: costruire il Regno di Dio, sul modello originario della creazione del mondo e degli uomini, in un contesto di amore senza limiti.

Ora, noi ci rendiamo conto che il messaggio di Gesù sembra anacronistico, legato ad un modo di pensare che sembra non appartenerci, lontano dai criteri umani, eppure indispensabile per suscitare speranza nel presente e sguardo sereno verso il futuro.

Le vicende della storia attuale rischiano di oscurare la speranza, perché sono segnate da episodi di violenza, di ingiustizia, di corruzione, di tradimenti, di guerre, ma se siamo capaci di non lasciarci schiacciare da essi, riusciamo anche a vedere lati belli e persino meravigliosi della vita, che ci raccontano la concreta esperienza di benevolenza, attenzione, generosità, perdono, accoglienza, di cui sono protagonisti uomini e donne del nostro tempo.

Vi invito in questo Natale a contemplare il bambino Gesù nella sua realtà di piccolo, umile e mite, Figlio di Dio, che ci raggiunge nella nostra storia personale e comunitaria, facendosi ancora compagno di viaggio nell’avventura della vita e illuminando il nostro cammino con la luce della sua Parola e con l’esempio del suo amore che salva.

Il mio augurio si unisce a quello degli altri sacerdoti della Comunità Pastorale, unitamente a quello del diacono Gabriele.

don Sergio

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Ecco la serva del Signore

Siamo ormai giunti all’ultima domenica di Avvento, che la liturgia ambrosiana chiama “dell’Incarnazione o della Divina Maternità della beata sempre Vergine Maria”, con l’Eccomi di Maria all’annuncio dell’Arcangelo Gabriele.

Il “sì” di Maria nasce dalla sua fede in Dio e dalla disponibilità a rendersi liberamente disponibile a collaborare al suo progetto di salvezza, di cui Gesù è il centro. Per questo tutta la liturgia di questa domenica è carica di letizia, infatti preannuncia la gioia del canto degli angeli nella notte di Natale, mentre portano ai pastori la notizia della nascita di Gesù, il Salvatore del mondo, l’Atteso da secoli e secoli.

Ancora oggi, mentre c’è una parte dell’umanità indifferente o distratta da tante cose futili, un’altra parte è consapevole del bisogno grande di accogliere Gesù nella propria vita, perché solo in Lui si trovano le risposte a tantissime domande e solo in Lui è possibile trovare la luce che sveli le verità profonde dell’animo umano.

Maria, nella sua semplicità e umiltà, aderisce alla volontà di Dio e si prende carico di ciò che le viene chiesto perché la salvezza si realizzi attraverso il suo Figlio Gesù, che ella stessa presenta e porta ancora agli uomini di oggi. Anche noi cristiani abbiamo questo compito di accogliere e di portare Gesù, testimoniandolo con la nostra vita nei diversi luoghi del nostro agire e operare.

Riconoscere la presenza di Gesù nel mondo è il grande motivo della speranza cristiana, che si oppone a tutte le forme di sfiducia e di depressione nei confronti del presente e del futuro. Ciò che ha portato Gesù, incarnandosi nella nostra storia, è uno stile di vita, fortemente attuale, capace di rispondere alle diverse esigenze di bene e provocatorio nei confronti di chi speranza non ne ha più. Dall’incontro con Gesù nasce la missione della Chiesa, che ha visto nei pastori i prototipi di tutta quella serie di persone, che testimoniano ciò che hanno visto e udito.

Abbiamo la novena per prepararci bene alla prossima festa, cerchiamo di non lasciarci distrarre troppo da ciò che potrebbe allontanarci dal senso del Natale, prendiamo invece l’occasione per ritrovare il gusto delle cose semplici, ma concrete, per ravvivare in noi la gioia dell’amore e della solidarietà, portateci da Gesù, insieme al desiderio di annunciarlo a tutti.

don Sergio

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Opera: Madonna del Magnificat – Botticelli – tempera su tavola – 1483 – Uffizi, Firenze

Celebrazioni eucaristiche dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023

SABATO 24/12 – Vigilia di Natale

Non saranno celebrate Messe al mattino.

Nella Messa del pomeriggio verranno benedetti i Gesù Bambino che verranno deposti nei presepi delle nostre case.

Alle 17.45 “portiamo la luce nelle nostre strade”: ritrovo all’Istituto “Maria Ausiliatrice” con le lanterne accese per incamminarsi verso la Prepositurale.

Alle 18.00 S. Messa in Prepositurale (Luino) con i bambini dell’iniziazione cristiana (dalla 2^ alle 5^ elementare) e le loro famiglie animata dagli adolescenti e dai 18/19enni. A seguire, sul piazzale, scambio di auguri.

Le SS. Messe nella Notte di Natale verranno celebrate alle 22.00 a Creva, Motte e Voldomino e alle 24.00 in Prepositurale a Luino e saranno precedute dalla veglia di preghiera con inizio 45 minuti prima.

DOMENICA 25/12 – Natale del Signore

Le SS. Messe seguono l’orario festivo domenicale con l’aggiunta delle celebrazioni alle 8.00 a Biviglione (Voldomino), alle 9.00 a Pianazzo (Motte) e alle 17.00 in ospedale. Alla Messa delle 10.00 in Prepositurale (Luino) sono particolarmente invitati i preadolescenti.

LUNEDÌ 26/12 – Santo Stefano

Le SS. Messe saranno alle 8.30 e alle 10.00 in Prepositurale (Luino), alle 10.00 a Creva, alle 11.15 a Voldomino e alle Motte e alle 16.30 al Santuario del Carmine (Luino).

SABATO 31/12 – Ultimo giorno dell’anno

Non vengono celebrate SS. Messe al mattino.

In Prepositurale (Luino) dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Adorazione Eucaristica e alle 18.00 S. Messa per tutta la Comunità Pastorale con il canto del “Te Deum” di ringraziamento.

DOMENICA 1/1

Le SS. Messe seguono l’orario festivo domenicale con l’aggiunta delle celebrazioni alle 9.00 a Pianazzo (Motte) e alle 17.00 in ospedale.

GIOVEDÌ 5/1

Non vengono celebrate SS. Messe al mattino. Le celebrazioni seguono l’orario prefestivo normale.

VENER 6/1 – Epifania del Signore

Le SS. Messe seguono l’orario festivo domenicale (no ospedale).

DOMENICA 8/1 – Battesimo di Gesù

Le SS. Messe seguono l’orario festivo. In ogni parrocchia sono invitati i bambini battezzati nel 2022.

Tempo per le Confessioni – Natale 2022

Venerdì 16/12

  • 18.15: confessioni preadolescenti a San Pietro in Campagna.

Sabato 17/12

  • 15.00-17.30: Prepositurale.
  • 19.00: ritiro e confessioni adolescenti, 18/19enni, giovani.

Mercoledì 21/12

  • 9.30-12.00 e 15.00-18.00: San Giuseppe.

Giovedì 22/12

  • 21.00-22.00: Voldomino.

Sabato 24/12 (vigilia di Natale)

  • 9.00-12.00 e 14.00-17.00: Prepositurale;
  • 9.00-12.00: Santuario del Carmine;
  • 9.00-12.00 e 14.00-17.30: Creva;
  • 14.00-17.30: Voldomino, parrocchia e Sacro Cuore;
  • 14.00-17.30: Motte.

Nulla è impossibile a Dio

La fede di Maria, manifestata nell’episodio dell’Annunciazione, ci sta accompagnando in queste settimane di Avvento stimolando il nostro cuore a fidarci di Dio, perché nulla gli è impossibile e il suo desiderio di salvare l’umanità, con la venuta del suo Figlio Gesù nel mondo, si rivela realizzabile a condizione che noi crediamo in Lui.

Abbiamo appena celebrato la solennità dell’Immacolata Concezione, contemplando Maria e imitandola nella sua fede, che l’ha resa collaboratrice del disegno di salvezza di Dio.

Anche noi abbiamo una missione da compiere, ciascuno secondo la propria vocazione, come Giovanni, che troviamo nel Vangelo di  questa domenica, chiamata “del precursore”, perché egli ha avuto il compito di essere testimone della luce, entrata nella storia umana attraverso Gesù. Giovanni non era la luce, ma apriva la strada a Cristo, luce rivelatrice dell’amore di Dio, il quale ama tanto la sua creazione e in modo particolare gli uomini e le donne da Lui pensati e creati, con amore di Padre.

La missione di Gesù consiste nell’indicare all’umanità le vie che portino a rinnovare il mondo, purificandolo dalle conseguenze del peccato originale, visibili in tutto il male ancora presente, che sembra portare alla distruzione dell’opera creatrice di Dio.

I capi delle nazioni si stanno continuamente trovando per discutere sulla salvezza del pianeta, minacciato dai cambiamenti climatici, conseguenti al cattivo uso delle risorse terrene; le divisioni tra i popoli e le guerre che ne conseguono sono un grande pericolo e destabilizzano gli equilibri relazionali; la stessa convivenza fraterna è lacerata da continue incomprensioni nelle famiglie e tra gli appartenenti degli stessi gruppi e associazioni.

Una visione come quella sopra descritta è catastrofica, addirittura apocalittica, quasi ad affermare che siamo alla fine del mondo. Eppure Gesù non è venuto per dare fine al mondo, ma per portarlo alla pienezza, come afferma il Vangelo di oggi: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia” e san Paolo nella lettera ai Galati ci ricorda che “tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo”.

Noi cristiani non possiamo perdere la speranza, infatti, abbiamo un compito da svolgere, che è quello di testimoniare Cristo agli uomini costruendo il Regno di Dio, non da soli, ma con la grazia di Cristo. Se ci fidiamo solo di noi stessi, siamo dei falliti, ma se ci fidiamo di Dio siamo dei vincenti, profeti di un mondo nuovo, annunciatori di una speranza autentica, poiché nulla è impossibile a Dio.

Maria si è fidata e ha dato alla luce Colui che è il fondamento di ogni speranza, Gesù il Salvatore, manifestazione vera di Dio, come ci dice ancora il Vangelo di questa domenica: “Dio, nessuno l’ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato”.

Con questa rinnovata fiducia continuiamo il nostro cammino verso il Natale.

don Sergio

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Opera: San Giovanni Battista – Tiziano – olio su tela – 1542 – Gallerie dell’Accademia, Venezia

Lo Spirito scenderà su di te

La scorsa settimana ci siamo soffermati sulla domanda di Maria all’Angelo: “come avverrà questo?”, perché ella voleva comprendere in quale modo poteva essere partecipe del progetto di salvezza di Dio. L’Angelo le risponde: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”.

Vediamo, così, che Dio entra nella storia rivelandosi come Trinità di Persone: il Padre che manda il suo Figlio Gesù nell’amore dello Spirito Santo e Maria, concepita senza peccato originale, ne diventa lo strumento indispensabile, perché ciò avvenga.

È bello, perciò, celebrare la festa dell’Immacolata concezione in questo tempo di Avvento, come la liturgia lo prevede l’8 dicembre, in quanto illumina noi credenti sul fatto che il Cristo Salvatore, poteva e doveva farsi uomo solamente in una creatura purissima come lo è la Vergine Maria.

Lo Spirito Santo, così misterioso, è la forza e la potenza dell’amore di Dio Padre, che ha sostenuto tutta l’opera terrena di Gesù, nelle sue parole e nelle sue azioni, fino al dono totale di sé sulla Croce, dove Egli ha dato la vita perché noi potessimo averla in abbondanza. Ogni gesto d’amore, da quel momento, è possibile agli uomini proprio per la potenza dello Spirito Santo che Cristo ci ha donato e continua a donarci, ogni volta che ci lasciamo invadere da Lui.

Per questo diciamo, come la folla di Gerusalemme, di cui ci narra il Vangelo di questa domenica: “Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!”. Gesù è l’atteso da secoli, che entra non solo nella città di Gerusalemme, ma continuamente entra nel cuore degli uomini per cambiarli, per generare in tutti, attraverso lo Spirito Santo, quella vita nuova di figli di Dio, che ci rende capaci di generare il bene e di trasformare la storia, rendendola storia salvata.

Noi da soli non ci riusciamo, nemmeno attraverso la buona volontà di ciascuno, che è sempre fragile, con lo Spirito Santo possiamo, invece, fare grandi cose, esercitando la forza dell’amore, che Esso esprime, poiché, come proclamiamo nel Credo: “È Signore e dà la vita”.

Maria Immacolata continui a sostenere il nostro cammino di Avvento, con la gioia e lo stupore di chi si sente visitato e avvolto dallo Spirito Santo, sorgente di vita e di amore che unisce tutti coloro che sono amati dal Signore.

don Sergio

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Opera: Annunciazione – Pieter De Witte – olio su tavola – 1585 – MET, New York

Appuntamenti 27 novembre – 18 dicembre 2022

DOMENICA 27/11 – Terza domenica di Avvento

Alle ore 17.00 saranno celebrati in Prepositurale (Luino) i Vespri con meditazione e benedizione eucaristica in chiesa prepositurale per tutta la Comunità Pastorale.

MERCOLEDÌ 30/11

Alle ore 21.00 presso Palazzo Verbania Mons. Camisasca terrà un incontro dal titolo “Mons. Giussani: passione per Cristo, Passione per l’uomo”.

GIOVEDÌ 1/12

Alle ore 20.45, nella chiesa di San Giuseppe (Luino), don Damiano Puccini, missionario in Libano, celebrerà la S. Messa, a cui seguirà una sua testimonianza sulla situazione del Libano e sui progetti che sta realizzando in favore dei poveri di quella nazione.

SABATO 3/12

Dalle ore 15.00 alle ore 17.50 in Prepositurale (Luino) verrà esposta l’Eucaristia per l’adorazione personale.

DOMENICA 4/12 – Quarta domenica di Avvento

  • Alle ore 17.00 saranno celebrati in Prepositurale (Luino) i Vespri con meditazione e benedizione eucaristica in chiesa prepositurale per tutta la Comunità Pastorale.
  • Alle ore 20.45, in Prepositurale (Luino) il centro culturale San Carlo Borromeo propone il Concerto di Natale con il Coro Gospel “Greensleeves” di Varese.

MERCOLEDÌ 7/12

  • Nel pomeriggio saranno celebrate le SS. Messe prefestive dell’Immacolata Concezione negli orari del sabato.
  • Alle ore 20.45 il Coro Città di Luino terrà un concerto dell’Immacolata presso la chiesa parrocchiale di Voldomino: NATIVITAS – una voce dal “Coro” verso il Natale.

GIOVEDÌ 8/12 – Immacolata Concezione

  • Le SS. Messe seguiranno l’orario festivo.
  • Alle ore 11.15 S. Messa solenne alle Motte presieduta da don Ennio Campoleoni che ha compiuto 80 anni. Dopo la S. Messa, al posto dell’incanto dei doni siamo tutti invitati ad un’offerta più significativa. Alle ore 15.00 S. Rosario e Vespri solenni in parrocchia. Seguirà un rinfresco offerto dal Circolo-Cooperativa Motte e dalla Parrocchia.

VENERDÌ 9/12

Alle ore 20.45 presso la chiesa parrocchiale di Germignaga, si terrà la Veglia di Preghiera in ascolto della riflessione di avvento del nostro Arcivescovo.

SABATO 10/12

Dalle ore 15.00 alle ore 17.50 in Prepositurale (Luino) verrà esposta l’Eucaristia per l’adorazione personale.

DOMENICA 11/12 – Quinta domenica di Avvento

Alle ore 17.00 saranno celebrati in Prepositurale (Luino) i Vespri con meditazione e benedizione eucaristica in chiesa prepositurale per tutta la Comunità Pastorale.

MERCOLEDÌ 14/12

Alle ore 20.45 secondo incontro dei gruppi di ascolto della Parola in Sala Pio XII (casa parrocchiale di Luino).

SABATO 17/12

  • Dalle ore 15.00 alle ore 17.50 in Prepositurale (Luino) verrà esposta l’Eucaristia per l’adorazione personale.
  • Durante le SS. Messe sarà benedetta l’acqua che ogni famiglia presente porterà nella propria casa.
  • Alle ore 20.45 presso il Santuario del Carmine (Luino) il Coro Città di Luino terrà un Concerto di Natale. Sarà presente e si esibirà anche il Coro degli Studenti del Politecnico di Milano.

DOMENICA 18/12 – Sesta domenica di Avvento

  • Durante le SS. Messe sarà benedetta l’acqua che ogni famiglia presente porterà nella propria casa.
  • Alle ore 17.00 saranno celebrati in Prepositurale (Luino) i Vespri con meditazione e benedizione eucaristica in chiesa prepositurale per tutta la Comunità Pastorale.

Come avverrà questo?

Nella terza settimana di Avvento che si apre davanti a noi, continuiamo nella nostra meditazione sull’episodio dell’annuncio dell’Angelo a Maria e ci soffermiamo sulla domanda “come avverrà questo?”.

Non è dubbio di fede, bensì richiesta di capire in quale modo Maria deve affrontare questa gravidanza inaspettata e non usuale secondo le leggi della vita e dei canoni della cultura e della legge ebraica. Maria, in cuor suo, ha già detto il suo si, ma vuole imparare a pensare a partire dal progetto di Dio per aderirvi sempre meglio.

Allo stesso modo vediamo Giovanni Battista, che nel Vangelo di questa domenica, dal carcere manda i suoi discepoli a chiedere a Gesù se sia davvero lui il Cristo che deve venire, in quanto l’attesa ebraica era quella di un Messia forte, giudice, sterminatore dei peccatori. La risposta di Gesù è invece data dalle sue azioni: “I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo”.

Tutto ciò è segno del compimento delle profezie antiche, del nuovo mondo promesso da Dio, nonostante i molti rifiuti di Israele al suo patto di alleanza, verso il quale Egli, che è il Dio altissimo, si dimostra fedele.

La crisi di fede di Giovanni Battista è benefica, perché lo aiuta a purificare il concetto che egli ha di Dio e fa bene anche a noi, per recuperarlo alla luce della rivelazione di Cristo e non dei nostri punti di vista troppo umani.

Gesù ci ricorda che i suoi gesti salvifici a favore dei ciechi, degli zoppi, dei pubblicani, dei peccatori portano il segno della gratuità di Dio che invita anche noi a fare altrettanto, nella logica del bene agli altri senza aspettarsi nulla in cambio.

In questo modo riusciremo a metterci a disposizione di Dio per fare assomigliare un po’ di più la faccia della terra al Regno dei cieli, non perché temiamo i suoi castighi, ma perché gli siamo grati per i suoi innumerevoli doni. Inoltre così, saremo capaci di ravvivare la speranza anche di altre persone, che da tempo si sono rassegnate ai mali della vita, attuando ciò che dice il profeta Isaia, nella prima lettura, della liturgia di questa domenica: “Irrobustire le mani fiacche, rendere salde le ginocchia vacillanti di chi non si attende più nulla dal futuro e potremo dire agli smarriti di cuore: ”Coraggio, non temete, ecco il vostro Dio viene a salvarvi”.

don Sergio

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Opera: Cristo guarisce il cieco nato – Eustache Le Sueur – olio su tavola – 1645 – Prussian Palaces and Gardens Foundation Berlin-Brandenburg

Appuntamenti 20-26 novembre 2022

DOMENICA 20/11 – Seconda domenica di Avvento

  • Alle ore 11.00 a Colmegna sarà celebrata la S. Messa solenne in onore della patrona S. Caterina d’Alessandria.
  • Alle ore 17.00 saranno celebrati in Prepositurale (Luino) i Vespri con meditazione e benedizione eucaristica in chiesa prepositurale per tutta la Comunità Pastorale.

LUNEDÌ 21/11

Alle ore 18.00 sarà celebrata presso la chiesa delle Suore Romite di Agra la S. Messa nella giornata “pro orantibus”. Sarà comunque celebrata la S. Messa alle ore 18.00 nella chiesa di Creva.

GIOVEDÌ 24/11

Alle ore 18.00, in Prepositurale (Luino), sarà celebrata la S. Messa in onore della Virgo Fidelis, con la presenza dell’arma dei Carabinieri, nella festa della loro patrona.

SABATO 26/11

  • Dalle ore 15.00 alle ore 17.50 in Prepositurale (Luino) verrà esposta l’Eucaristia per l’adorazione personale.
  • Pizzoccherata in oratorio a Voldomino a partire dalle ore 19.30. Iscrizioni entro mercoledì 23 novembre: per aderire all’iniziativa prendere il modulo in chiesa e riconsegnarlo in sacrestia oppure contattare i seguenti numeri 0332/510390 – 0332/510967. Menu: Pizzoccheri (pasta al sugo per i bambini) – dolce – vino e acqua; costo 10 euro adulti e 5 euro bambini fino a esaurimento posti.

Non temere

Entriamo nella seconda settimana di Avvento con un’altra parola dell’Arcangelo Gabriele a Maria “Non temere”, che esprime l’incoraggiamento di Dio rivolto a chi Egli affida una missione da compiere, una vocazione da realizzare. Alle parole: “Il Signore è con te” , rassicuranti e cariche di fiducia, si aggiunge l’invito a non avere paura, perché Egli non abbandona e se chiede qualcosa di importante da compiere è perché sa che possiamo farcela.

Il “non temere” è anche rassicurazione di fronte alle fragilità e debolezze umane, ai nostri peccati e ai nostri mali, che spesso ci affliggono costringendoci a lasciarci andare e a rassegnarci, fermando il passo nel cammino della vita. Non c’è nulla che può frenare l’amore di Dio, che ha mandato il suo Figlio Gesù nel mondo per annunciare l’avvento di un tempo nuovo, di una lieta novella capace di aprire alla speranza.

Questa nostra stagione storica è ancora un grande tempo favorevole per accogliere Gesù, in quanto viviamo una situazione di forte disagio, di confusione, di sfiducia, che richiede un respiro nuovo e rivitalizzante. Un po’ come al tempo di Giovanni Battista, descritto dal Vangelo di Luca in questa seconda domenica di Avvento, in cui il precursore “percorreva la regione del Giordano predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”, preparando la via del Signore.

Giovanni non temeva di parlare e rimproverare le folle che accorrevano a lui con parole forti e con proposte di cambiamento radicale di vita, perché era proprio ciò di cui esse avevano bisogno, per essere pronte ad accogliere e a seguire Gesù, che stava entrando nelle loro vite.

È interessante che quelle folle fossero l’insieme di alcune categorie di persone, che chiedevano al Battista: ”Che cosa dobbiamo fare?”, segno che un cambiamento diventava necessario e che non si poteva più andare avanti come prima. Noi cristiani che cosa dobbiamo fare per accogliere Gesù nel prossimo Natale?

S. Paolo, scrivendo ai Romani ci dà una risposta con queste parole: “Il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”.

L’esempio di fede coraggiosa di S. Caterina d’Alessandria, patrona di Colmegna, ci dice che ella non ha temuto le minacce di chi la voleva uccidere e si è fidata totalmente di Dio, come aveva imparato dall’insegnamento di Gesù.

Intensifichiamo l’ascolto della Parola di Dio in queste settimane, pregando Gesù perché ci renda suoi veri discepoli, vivendo sempre più come Lui.

don Sergio

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Opera: San Giovanni Battista alla fonte – Guercino – olio su tela – XVII secolo – Musée Fabre, Montpellier